V domenica del tempo ordinario - Anno C - giovedì 1 febbraio 2007


Canto di esposizione e invocazione di adorazione

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento. Tutti: Il santissimo e Divinissimo Sacramento. gloria….

Con Maria, nostra Madre

Sac: Maria, madre nostra, madre dei viventi, madre dei chiamati,
madre che tutto sai e puoi di ciò che riguarda la nostra vita,
tu che conosci le meraviglie del Signore
e le hai cantate con la voce e con il cuore, ascolta questa nostra preghiera.
Te la presentiamo uniti, a una sola voce,
con il desiderio che sia anche .. a un cuore solo.

Tutti: Camminare con te, Maria, significa, e lo stiamo sperimentando, sentirsi allargare il cuore, accorgersi che più lo svuotiamo di noi stessi e delle nostre preoccupazioni semplicemente umane e più si riempie di qualcosa che, in alcuni momenti, assaporiamo soltanto ma che sin dall’inizio ci riempie e ci riscalda. Si tratta di un cammino che, per quanto in alcune occasioni ci appare faticoso, ci attira sempre di più e ci riempie.
Sul tuo esempio e con il tuo aiuto, stiamo sperimentando che vivere al meglio la nostra vita vuol dire rispondere a una vocazione da cercare con disponibilità e apertura di cuore e che aprirsi alla Parola che crea e che salva significa acquistare quella libertà piena che dà senso a tutto ciò che facciamo e siamo e che dà il senso più pieno della nostra stessa esistenza introducendoci a una sempre più grande capacità di amare. Quando ad essa ci apriamo avvertiamo come un fuoco nuovo che si accende in noi e chiede di essere alimentato. Continua o Maria ad aiutarci e fa’ che siamo sempre pronti a dire si all’Amore al quale desideriamo aprirci totalmente come hai fatto tu. Amen.

Invocazione e canto allo Spirito

 

 

 

Per Gesù, Parola del Padre

 

 

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).
Tutti: E noi gli diciamo: “Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica (Lc 5,1- 11)
Lettura dal vangelo di Luca:

 

 

 

Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per la pesca”. Simone rispose: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”. E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore”. Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.






Tutti: “Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105).

 

 

Suggerimenti per la meditazione:

 

1L –“Gesù stava in piedi...salito su una barca”.

Gesù è nella veste del Maestro attorniato dalla folla cui annuncia la Parola di Dio. Egli è l’inviato del Padre, non parla da sé. “La parola che ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato (Gv 14,24). Nota le due barche a riva da cui i pescatori erano scesi e sale su quella di Simone, lo fa allontanare da terra, si siede e insegna alle folle. Lui è nella sua chiesa, “la barca di Pietro, e insegna .

 

 

2L – “ prendi il largo...calate le reti”

 

Finita la predicazione, Gesù si rivolge a Simone e gli chiede di “prendere il largo da terra e gettare le reti”, un detto che è diventato sinonimo di uscire, andare, farsi missionari. Pietro ha ascoltato la predicazione di Gesù e si fa disponibile, fa però presente al Maestro che ha già faticato tutta la notte senza pescare nulla, ma …”sulla tua parola…”. Ormai lo ha conosciuto, ascoltato, lo ha visto guarire la suocera, come fa a non fidarsi? E’ disposto ad obbedire e servire contro la logica, contro le sue conoscenze ed esperienze di pescatore.
Dietro di lui si coinvolgono tutti gli altri e, data la grande quantità di pesce, tale da rischiare di rompere le reti e affondare le barche, chiedono l’aiuto, la cooperazione dell’altra barca. Nella Chiesa, quando ci sono pericoli, necessità, bisogni, si deve chiedere a un’altra parrocchia, un’altra comunità, un’altra fraternità e, ora stiamo vedendo, ad altre chiese prima non sorelle.

 

1L – “ Allontanati da me”

 

Di fronte alla potenza, alla grandezza, alla luce di Gesù, Simone si sente povero e peccatore, indegno anche di stargli vicino. E’ stupore, meraviglia, ammirazione, quasi “sentirsi ardere il cuore nel petto” che prende anche gli altri tra cui Giacomo e Giovanni che erano ancora solo soci di Pietro.

 

2L " Non temere !...d'ora in poi... "

Come è bello il “non temere” che ritroviamo spesso nella Bibbia di fronte alla professione di povertà dell’uomo quando Dio dà un compito! A Lui non interessano le nostre capacità, grandezze umane, anzi sceglie ciò che è piccolo e povero per confondere i sapienti.

 

 

 

1L " Sarai pescatore di anime "

Gesù dà a Pietro un compito: con la sua grazia, sarà “pescatore”, termine che significa “prender vivo o lasciar vivo” e che potremmo tradurre con “salvatore di uomini”. Ecco la missione di Pietro e con lui della Chiesa tutta.

 

 

2L " Tirate le barche a terra...lo seguirono"

 

Abbandonarono tutto: il loro mondo il loro stile di vita e lo seguivano. Passaggio obbligato per la sequela è la conversione, che è continua.
Chiamata—Sequela—Missione: queste le tre tappe che Gesù propone: Vieni—Vedi—Va! Ognuno è chiamato a fare esperienza dell’Amore di Dio, a coinvolgersi nell’amore e a farsene testimone. Giovanni dice “Quello che abbiamo visto, ascoltato e toccato con mano noi lo annunciamo a voi perché anche voi siate in comunione con noi”. E’ la comunione degli uomini con Dio e tra loro: il progetto di Dio. Esperienza che viene ad incarnare l’Amore Trinitario.

 

 

Sac: alcuni spunti per aiutarci nella meditazione e nella orazione.


* Mi ha chiamato il Signore? Quando? Come?


* Mi sta chiamando?

* Sono in ascolto per sentirmi chiamare?


Canto vocazionale

 

SILENZIO e INTERIORIZZAZIONE

 

Al Padre, meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo di averti chiamato alla vita. Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola coni i fratelli e sorelle.
Puoi anche ispirare la tua preghiera alle parole del canto.


Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:
Tutti: Manda, o Signore, vocazioni di sacerdoti, religiosi, consacrati e laici impegnati nella nostra Chiesa diocesana e all’Oasi.

 

A metà del tempo dedicato alle preghiere spontanee si inserisce un
secondo canto vocazionale
quindi si continua con interventi liberi di preghiera…

La preghiera spontanea potrà essere conclusa con la seguente preghiera da recitare


tutti insieme:

Padre santo, fonte perenne dell'esistenza e dell'amore,
che nell'uomo vivente mostri lo splendore della tua gloria,
e metti nel suo cuore il seme della tua chiamata,
fa che nessuno, per nostra negligenza, ignori questo dono o lo perda,
ma tutti, con piena generosità, possano camminare
verso la realizzazione del tuo Amore.
Signore Gesù, che nel tuo pellegrinare per le strade della Palestina,
hai scelto e chiamato gli apostoli e hai affidato loro il compito
di predicare il Vangelo, pascere i fedeli, celebrare il culto divino,
fa' che anche oggi non manchino alla tua Chiesa
numerosi e santi Sacerdoti, che portino a tutti
i frutti della tua morte e della tua risurrezione.
Spirito Santo, che santifichi la Chiesa
con la costante effusione dei tuoi doni,
immetti nel cuore dei chiamati alla vita consacrata
un'intima e forte passione per il Regno,
affinché con un sì generoso e incondizionato,
pongano la loro esistenza al servizio del Vangelo.
Vergine Santissima, che senza esitare
hai offerto te stessa all'Onnipotente
per l'attuazione del suo disegno di salvezza,
infondi fiducia nel cuore dei giovani
perché vi siano sempre pastori zelanti,
che guidino il popolo cristiano sulla via della vita,
e anime consacrate che sappiano testimoniare
nella castità, nella povertà e nell'obbedienza,
la presenza liberatrice del tuo Figlio risorto.
Amen.
(Giovanni Paolo II)

 

 

Canto per la Benedizione eucaristica: Tantum ergo
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in piedi)

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. T – Amen


Dopo la benedizione:
Tutti: Dio sia benedetto…

Canto per la comunione.