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calice

 

 

OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- XXVII Domenica del tempo ordinario - Anno A

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 2 ottobre 2008

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac: Nella preghiera e nella meditazione di questa sera lasciandoci guidare dall’azione dello Spirito, sostenuti dall’esempio di Maria che meditava la Parola di Dio conservandola nel suo cuore, apriamoci all’ascolto e accogliamo la Parola come diretta a noi stessi perché sappiamo costruire la nostra vita in conformità con la volontà del Padre celeste. A Lui rivogliamoci fiduciosi e diciamo:

 

Tutti:

Padre santo, che sei il celeste vignaiolo,
nella preghiera di questa sera vogliamo cantare il tuo inconcepibile amore
per la vigna che hai piantato di tua mano
e hai affidato alle cure di vignaioli che presto sono divenuti infidi e ostili.
Nello stesso tempo vogliamo anche cantare e contemplare  il tuo amore per il tuo Figlio diletto,
che hai mandato al tempo opportuno, dicendo: «Di lui, almeno, avranno rispetto».
Era giusto, era buono, era mansueto.
Lo videro quei vignaioli e ne concepirono avversione.
Ci riempie di stupore e di gioia la passione
che, tu,o Signore, nutri per noi, tuo popolo,
amato fino alla morte di croce.
Ma non sempre ci riconosciamo degni del tuo amore:
nei nostri pensieri spesso ci sono gli interessi, il potere, le cose materiali,
non i valori che tu ci ha indicato, non ciò che è vero, nobile, giusto e puro.

Fa’ o Padre buono, che crediamo nel tuo amore immutabile,
anche quando ci allontaniamo da te
e aiutaci a convertire la nostra vita secondo le indicazioni della tua Parola.

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Mt 21,33-43)

 

ASCOLTA  LA  PAROLA

 

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
            Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.  Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».  Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
            Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L - Attraverso la parabola dei vignaioli omicidi, Gesù mette in risalto la storia del popolo eletto che Dio aveva continuamente coltivato con amore e pazienza, ma il popolo aveva sempre risposto con ingratitudine e ribellione, arrivando ad uccidere persino i profeti e da ultimo lo stesso Gesù Cristo.

“C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio e vi costruì una torre, poi l’affittò a dei vignaioli e se ne andò”.

L’immagine della vigna,tanto cara a Gesù, delinea anche il rapporto che sussiste tra Dio e l’umanità. Il lavoro che il Signore svolge nei confronti dell’ uomo è infatti molto sottile e paziente,simile a quello del viticoltore  che decide di investire tutte le sue forze per far si che la sua vigna cresca rigogliosa e dia buoni frutti,fornendole tutto ciò che è necessario per la sua difesa .Dopo di che il,padrone affitta la vigna ad altri operai,pensando che il lavoro da lui svolto poteva dare buon esito,e attende con pazienza che arrivasse il tempo per mandare i suoi servi a ricevere il frutto. Mai i vignaioli si sbarazzarono di loro infatti:

 

 

2L - “Uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono. Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono allo stesso modo”.

In questa scena emerge la storia di un amore infinito, quello di Dio per la sua creatura, un amore che non teme neppure l’ingratitudine e l’inaccoglienza, ma che è costante e misericordioso perché continuamente si adopera per far comprendere all’uomo la grandezza dell’amore divino.
“Da ultimo mandò il Figlio ….” Dio decide di concedere  un’ulteriore possibilità all’uomo per fargli comprendere quanto lo ama e per dimostrargli che nonostante le ansie, le lotte, i problemi e le fatiche quotidiane, egli vuole camminare con l’umanità e rendersi partecipe della sua storia.  Decide di incarnarsi diventando uomo fra gli uomini, per insegnare a portare frutto buono e fornisce per questo tutti i mezzi necessari. Cristo accetterà infatti di morire sulla croce per dimostrare la sollecitudine dell’amore del Padre. Ma l’indifferenza, l’aridità e l’ostinazione dell’uomo continuano a dare frutti marci, tant’è vero che i vignaioli non ebbero rispetto nemmeno per il figlio del padrone e lo uccisero.

 

 

 

                                                                                

1L - “Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?”


La domanda che Gesù pone ai sommi sacerdoti e ai capi del popolo alla fine della parabola prospetta una risposta che forse condividiamo un po’ tutti e cioè la vendetta e la punizione. Il padrone deve fare giustizia perché i vignaioli non meritano di lavorare ancora con lui. Ma Gesù risponde che Dio realizza i suoi progetti spesso proprio con i mezzi che l’uomo scarta. L’errore dei vignaioli non consiste solo nel non aver dato i frutti dovuti, ma anche e soprattutto nell’aver rifiutato sia i servi, che il padrone aveva mandato, sia il Figlio. Il padrone però non rinuncia alla sua vigna, la storia della salvezza non si esaurisce per questo, perché la vigna sarà affidata ad altri, a tutti coloro che accettano il Figlio e gli obbediscono. L’immagine dei vignaioli è quella di una umanità che non vuole riconoscere il suo Creatore, pensa di potersi sostituire a Lui e credendo di essere autosufficiente è convinta di poter fare a meno di Dio. Proprio su questa ostinazione pende il giudizio di Dio, così come grande è la responsabilità  che grava sui capi ebrei che non hanno accettato l’annuncio del Signore decretando la sua morte e su quanti lo rifiutano oggi, nonostante abbiano ricevuto un annuncio più che chiaro.
L’invito  dunque ad una conversione costante e di cuore è dominante nel messaggio di questa parabola, perché il Signore vuole operai gioiosi ed obbedienti nella sua vigna, capaci di rimanere attaccati a lui come il tralcio alla vite per produrre i frutti di giustizia, misericordia e amore verso il prossimo. Sono proprio questi i frutti più graditi a Dio.

 

 

            *** Canto…….Silenzio, meditazione ***

 

 

 

*** La Parola si fa preghiera ***

Al Padre …      - meta ultima della nostra vita.
Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.
Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.
Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:
Mostraci, Signore, la tua misericordia.

 

 

Preghiera

O Padre, celeste vignaiolo
che hai piantato sulla nostra terra la tua vite scelta
- il santo germoglio della stirpe di David –
e compi il tuo lavoro in ogni stagione.
Fa' che accettiamo le potature di primavera,
anche se, teneri tralci, gemiamo trasudando lacrime
sotto i colpi decisi delle tue cesoie.
Vieni pure a mondarci nel culmine della stagione estiva,
perché i viticci superflui non sottraggano linfa vitale
al grappolo che deve maturare.
Frutto della nostra vita sia l'amore,
quel «più grande amore» che dal tuo cuore, attraverso il cuore di Cristo,
con flusso inesauribile si riversa in noi.
E tutti gli uomini, fratelli nostri nel tuo nome,
ne siano ricolmati, con spirito di dolcezza, di gioia e di pace. Amen.

 

 

 

 

 

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

 

 

Tantum ergo Sacramentum
veneremur cernui      (si china il capo)
et antiquum documentum
novo cedat ritui:
praestet fides supplementum
sensuum defectui.

Genitori Genitoque   (si china il capo) laus et jubilatio,
salus honor, virtus quoque
sit et benedictio;
Procedenti ab utroque   
Compar sit laudatio. Amen.

Un sì grande sacramento
adoriamo prostrati
e l’antica legge
ceda al nuovo rito.
La fede offra soccorso
alla insufficienza dei sensi.

Al padre e al Figlio
siano lode e giubilo,
salute, onore e potenza
insieme a benedizione,
a Colui (lo Spirito Santo) che procede da entrambi
sia data uguale glorificazione.  Amen

 

 

 

 

 

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

 

O Dio, che nel mistero eucaristico ci hai dato il pane vero disceso dal cielo, fa’ che viviamo sempre in Te con la forza di questo cibo spirituale e nell’ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna.

Per Cristo nostro Signore.

 

T –Amen.

 

 

*** Dopo la benedizione ***

 

Tutti: Dio sia benedetto…

 

*** Canto per la comunione ***