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OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- Epifania del Signore - Anno A

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 3 gennaio 2008

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac:

In questo tempo in cui la Chiesa ci invita a sostare davanti al Presepe vogliamo soffermarci anche in questa preghiera di adorazione nella meditazione e contemplazione del mistero di amore del Dio fatto Bambino.

 

Tutti:

: L’amore che scaturisce
dalla tua presenza eucaristica, o Gesù,
è lo stesso che emana dal silenzio
e dal raccoglimento del presepe.
Quel clima di serenità e di pace,
quel calore semplice e puro che emana il presepe
affascina la nostra mente e riscalda i nostri cuori
proprio come la tua presenza eucaristica
che in questo periodo sembra diventarci ancora più cara,
perché la Parola fatta Carne porta con sé e
d esprime il mistero della Pasqua
ed entrambi sono racchiusi e significati nell’Eucaristia,
Dono tanto caro e prezioso per la Chiesa e per l’umanità intera.
Fa’ o Gesù che lo Spirito Santo che ha permesso il tuo concepimento
nel grembo di Maria e ti ha accompagnato fino alla morte di croce,
quello stesso che realizza la consacrazione del pane e del vino,
possa entrare nei nostri cuori e renderci capaci di adorarti come meriti
e di aprirci all’amore trinitario come il nostro cuore desidera,
sostenuti dall’aiuto e dall’esempio di Maria tua e nostra madre.


Amen

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Mt 2,1-12)

 

Lettura dal Vangelo di Matteo :

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L 

L’epifania è la festa della rivelazione, della manifestazione. Nel linguaggio simbolico della Bibbia si tratta d’una stella d’una luce di uno splendore, cioè di una manifestazione indiretta di Dio che avviene attraverso le cose comuni  della nostra esistenza. Di Lui possiamo dire che ci ha illuminati. Che è per noi un’Epifania? Sono epifanie le prove, le purificazioni e le oscurità; sono epifanie in modo speciale coloro che danno la vita per i fratelli. È e deve essere epifania la Chiesa, a cui tocca interpretare la luce indiretta dei segni dei tempi.

 

2L

Un antico proverbio recita: “Pasqua Epifania tutte le feste si porta via”.  Sembra incomprensibile e strano l’accoppiamento dell’Epifania con la Pasqua; il Gesù bambino adorato dai magi che già richiama il Gesù crocifisso e risorto. Il figlio di Maria e Giuseppe, ancora bambino, cede il posto al Signore della storia, Parola unica e ultima dell’amore di Dio Padre. L’Epifania del Dio-bambino ai magi, cioè il suo manifestarsi ai pagani ed ai lontani, è già un primo squarcio di luce che lacera il velo del tempio che separava e nascondeva il “Santo dei santi”. La lacerazione in quel tempio sarà totale e definitiva nell’evento pasquale, quando la luce del Risorto romperà la separazione tra cielo e terra, tra la vita e la morte

 

 

1L 

La domanda dei magi è chiara: “Dov’è colui che è nato, il re dei giudei?”. Essi con il loro viaggio a Betlemme anticipano e preannunciano la venuta dei popoli pagani al Vangelo.
Epifania è la festa degli infaticabili cercatori di Dio; a qualunque popolo, razza, religione e cultura appartengono, tutti lo possono trovare e contemplare.
I magi sono il simbolo di tutti coloro che affrontano un lungo viaggio con una meta da raggiungere: una stella li guida, il loro viaggio non termina con il raggiungimento del traguardo sognato. “Videro il bambino con Maria sua Madre” e così potremmo dire: “E vissero felici e contenti”. Ed invece no! Dopo aver offerto i loro doni “per un’altra strada fecero ritorno al loro paese”.

Ed è proprio così, per chi Lo ha trovato e poi vuole rimanere con Lui. Bisogna saper cambiare strada, per non perderLo, per non perdersi

 

2L

Epifania festa dei lontani, degli esclusi dal sistema, di quelli che secondo noi potrebbero “non comprendere” tale manifestazione. La Luce di Dio, l’apparire della stella nelle nostre tenebre, sconvolge i nostri sistemi, trasforma i meccanismi di inclusione ed esclusione da noi codificati. I “lontani” diventano “vicini”, i “primi”, “ultimi”, quelli che osservano la legge “escono dal tempio senza ottenere il perdono” mentre le prostitute e i peccatori capaci di vera conversione diventano modelli di santità. L’etichetta non conta davanti a Dio che si manifesta ad ogni uomo di buona volontà. Dio non chiede la tessera politica o l’appartenenza religiosa o il titolo di studio, Dio chiede unicamente la conversione del cuore e l’adesione a Lui come unico Dio e Signore. nella Verità.

 

            ***Canto…….Silenzio, meditazione

 

Spunti per la meditazione e la preghiera


- I magi sono arrivati fino a Gesù Bambino da soli? Da cosa erano mossi?
- Anche tu vivi oggi la ricerca e l’attesa: forse ti senti uno dei magi?  S. Agostino diceva “ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”. Qual è il tuo sentimento davanti al Dio che si è fatto vicino e ti si è fatto conoscere?
- come può la Chiesa diventare “segno”, essere la stella, essere luce per condurre a Cristo?

 

 

*** La Parola si fa preghiera.

 

Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.

Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.

 

Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:

Ti adoreranno Signore, tutti i popoli della terra.

 

 

 

Preghiera

Quegli uomini, Gesù, partiti da lontano si portavano dentro una domanda.
Era quella, in fondo, la stella che guidava il loro cammino:
“Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei”.
Interrogativo strano, il loro, agli occhi dei sacerdoti e dei maestri della Legge,
esperti conoscitori del testo sacro, ma chiusi nella loro competenza,
impenetrabili a qualsiasi evento, ignari di ogni attesa e di ogni ricerca.
Interrogativo impertinente, il loro, per colui che siede sul trono
e non tollera concorrenti
perché non ha affatto l’intenzione di mollare ad altri il suo potere.
Interrogativo diretto, il loro, volto a reperire quel segno
che rappresenta il traguardo di tante fatiche e sacrifici.
Interrogativo che li accomuna
a tutti i tuoi discepoli autentici, che condividono la stessa sete,
che si muovono per strade diverse, ma con lo stesso obiettivo.
Senza illudersi di possedere la verità,
senza pretendere di imporla, né di brandirla come un’arma.
Disposti a percorrere sentieri poco battuti,
ad attraversare deserti e lande desolate
pur di raggiungere il luogo dell’incontro
e di ricevere in dono la tua gioia.

 

                                                             (ROBERTO LAURITA)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

Adoriamo dunque prostrati

un sì grande mistero

e l’antica legge ceda

al nuovo rito.

La fede offra soccorso

alla insufficienza dei sensi.

 

Al padre e al Figlio

siano lode e giubilo,

salute, onore e potenza

e benedizione,

uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo)

che procede da entrambi.  Amen

 

 
Tantum ergo Sacramentum

veneremur cernui (si china il capo)

et antiquum documentum

novo cedat ritui:

praestet fides supplementum

sensuum defectui.

 
Genitori Genitoque (si china il capo)

laus et jubilatio,

salus honor, virtus quoque

sit et benedictio;

Procedenti ab utroque 

Compar sit laudatio. Amen.   

 

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

 

Donaci, o Padre, la luce della fede e la fiamma del tuo amore, perché adoriamo in spirito e verità il nostro Dio e Signore, Cristo Gesù, presente in questo santo sacramento. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. T –Amen.

 

 

***Dopo la benedizione:

 

Tutti: Dio sia benedetto…

 

*** Canto per la comunione.