TORNA alla HOME

I

 

 

calice

 

 

OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- 3a Domenica di Pasqua - Anno A

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 4 aprile 2008

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac: Maria, nella notte del Calvario
tu sei rimasta vigile sulla fede del mondo
coltivando una speranza che tutti ci avrebbe ben presto coinvolti.

Tutti:

Il mistero della morte che si sarebbe spalancata a nuova vita
neppure tu lo conoscevi, ma la parola di tuo Figlio,
coltivata con amore, meditata e conservata nel cuore
nel corso degli anni nei quali lo hai visto crescere a Nazaret
e poi, da discepola, nel tempo della sua vita pubblica,
continuava a risuonare dentro di te
con quella forza che solo Dio può dare,
e solo chi lo ama veramente sa accogliere
al punto che, anche nei momenti del dolore più grande e del buio più pesto,
man mano la tua attesa si faceva più viva
fino a quando, prima ancora che gli angeli
lo annunciassero alle donne accorse al sepolcro
e la notizia si diffondesse tra i discepoli,
lui, Gesù, si è presentato al tuo cuore di Madre
con il volto luminoso e sul corpo tutti i segni di quell’amore
che lo avevano portato sulla Croce
ad accettare -e tu con lui- la volontà del Padre
che in tal modo manifestava il suo amore per l’umanità intera.
Ora, da figli, ti chiediamo
di accompagnare questo nostro incontro di preghiera ai piedi di tuo Figlio
perché la gioia della Pasqua continui a farsi spazio nella nostra vita
e la forza dello Spirito sceso su quanti erano riuniti con te nel Cenacolo
ci pervada e ci riempia tutti per renderci testimoni coraggiosi
del tuo Figlio risorto. Amen

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Lc 24,13-35)

 

 

ASCOLTA  LA  PAROLA

 

 

Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

 

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L - E’ un brano questo che conosciamo bene e che riviviamo sempre perché ogni celebrazione eucaristica ripropone proprio questo cammino dei discepoli di Emmaus.    ACCOGLIENZA: Gesù in persona si accostò …
L’iniziativa è sua! Gesù fa accoglienza, si fa compagno di viaggio per confortare chi è nello sconforto, chi non capisce e si angoscia, chi ha smarrito la strada. “Due discepoli tornano indietro, portano nel cuore delusione ed amarezza, sfiducia, stanchezza. Dio non ci abbandona neanche quando torniamo indietro. Gesù si fa vicino proprio nel momento in cui è messo in discussione e scartato.” (Comastri)

 

2L - LITURGIA PENITENZIALE: Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo
All’inizio i due sono sfiduciati, tristi, sconcertati, delusi da un Maestro, un profeta grande in parole ed opere che però appare loro miseramente fallito: è morto, tutto è finito! Parlano di Gesù  al passato, senza la minima apertura verso il futuro, non possono riconoscerlo in quell ‘uomo che si  fa loro compagno di viaggio. Hanno bisogno di rasserenarsi, il peso dell’angoscia impedisce loro la vista, “ancora sono gravati da scorie di dubbio da polvere di presunzione”(Comastri), deve tornare per loro la luce, debbono riconciliarsi.

 

1L - LITURGIA DELLA PAROLA: E cominciando da Mosè…spiegò loro tutte le scritture
E’ tutto vero quello che i due discepoli hanno detto, hanno riportato i fatti così come sono accaduti, ma li hanno riportati come cronisti, non sanno leggere dietro i fatti, non sanno cogliere il senso profondo di quello che accaduto. Cleopa è l’immagine dell’uomo di Chiesa che racconta tutto il Vangelo, ma non lo vive. Spesso somigliamo a lui col volto triste e riduciamo la vita a una malinconica litania di lamenti. Gesù reagisce rimproverando, con parole forti smuove i discepoli increduli invitandoli a leggere veramente la Parola. “Leggere la Bibbia senza la fede è come leggere un libro a notte fonda, non vi si legge niente. Leggere la Scrittura con fede significa leggerla con riferimento a Cristo cogliendo in ogni pagina quel che si riferisce a lui”. (Cantalamessa)

 

2L – PREGHIERA: Resta con noi: E’ il grido di tutti di sempre! Quando ci sentiamo soli, abbandonati, in pericolo E’un grido di umiltà, dichiarazione di povertà umana e bisogno di Qualcuno. Questo grido nasce da un uomo che finalmente ha riconosciuto il suo nulla e sa che se il Signore non resta con noi, si fa sera, se ne va la luce e allora sì che siamo perduti! E lui resta con noi, ce lo ha promesso, lo crediamo, ma spesso ci lasciamo prendere dall’incredulità e con essa viene la paura, ma… Se il Signore è con me di chi avrò paura? Che cosa può farmi l’uomo?. Il fatto è che lui resta con noi, ma siamo noi che non restiamo con lui!

 

1L - OFFERTORIO: I discepoli hanno invitato Gesù a rimanere, gli hanno offerto la loro ospitalità, l’hanno invitato alla loro tavola,  sulla quale hanno portato le offerte e lui in cambio dà, dona se stesso.  Ogni volta che partecipiamo ad una messa in effetti offriamo le nostre vite con tutte le loro povertà, i nostri poveri doni che lui poi ci ridà, restituisce  cambiati.

 

.2L - LITURGIA  EUCARISTICA:    Prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro
Spezzare il pane, frazionare, dà l’idea di fare a pezzi, tanti pezzi quanti sono i presenti perché ognuno ne abbia, un pezzo del tutto. Gesù si fa a pezzi per nutrire ognuno. Quando si è mangiato insieme e la stessa cosa fatta a pezzi, anche molto umanamente parlando, non si è nemici, anzi si è più che semplici conoscenti. “Nella « frazione del pane » è evocata l'Eucaristia.“Essa (l’eucarestia) porta inscritto nella sua struttura il senso della convivialità. Il banchetto nella Bibbia è sempre anche un segno di gioia: la gioia dei tempi messianici viene descritta da Isaia (25, 6-11) come "un banchetto di grasse vivande, di vini succulenti". Generalmente infatti, e non per caso, le apparizioni di Gesù risorto avvengono in relazione ad un pasto e se Pietro pure insiste  su questo aspetto "...a noi che dopo la sua risurrezione abbiamo mangiato e bevuto con Lui" (At 10,41), è proprio perché questi pasti dimostrano che la presenza di Gesù non sarà più perduta. Con i discepoli di Emmaus il gesto posto in atto da Gesù funzionò esattamente come "segno di riconoscimento"; e fu tale per loro, in forza di una comunione di vita già realizzata con Gesù, per cui erano in grado di riconoscerlo al gesto di spezzare il pane.. Il riconoscimento di Gesù risorto avviene in un istante, per una intuizione sfolgorante, poi tutto torna all’ordinarietà. Tutto uguale eppure tutto diverso. Sta a noi purificare continuamente il nostro sguardo  per  poterlo scorgere nella trama delle vicende più povere e quotidiane. Non scompare, si nasconde alla loro vista, ma è sempre con noi, resta nell’eucarestia. In quel momento si rese invisibile, ma i due sanno ora  che è ancora presente come lo era stato durante il cammino quando spiegava loro le Scritture. E’ vivo, è stato risuscitato e possiamo entrare in comunione con lui spezzando il”suo pane”. L’Eucarestia è mistero di presenza per mezzo del quale si realizza in modo sommo la promessa di Gesù di restare con noi fino alla fine del mondo! Infatti nel testo di Luca è detto scomparve alla loro vista, non che andò via!.
                                                                                  

 

1L -  ITE: …e partirono senza indugio
“O l’Eucaristia genera la comunione e quindi la missione oppure viene tradita” (Brandolini: L’Eucaristia). La convinzione che Gesù è vivo li colma di gioia e li riporta a Gerusalemme dove, prima di comunicare la bella notizia, la ricevono!  La loro testimonianza diventa una conferma di un avvenimento che li precede. Luca evidenzia il fatto che la comunità annunzia la resurrezione di Gesù non perché lo ha visto vivo, ma perché lo ha visto Pietro! E’ il riconoscimento dell’autorità del capo, del papa
.

 

 

2L - CANTO FINALE MARIANO
 “Maria, “donna eucaristica”  perché donna dell’incontro, dell’ascolto e del dialogo, della vita donata, della comunione e del servizio, con la sua testimonianza e la sua intercessione ci ottenga di diventare cristiani “eucaristici” e di costruire una Chiesa veramente “Eucaristica” (Brandolini: L’Eucaristia)

 

            *** Canto…….Silenzio, meditazione ***

 

 

*** La Parola si fa preghiera ***

 

Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.

Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.

 

Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:

 

Rispenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.

 

 

Preghiera

- Mane nobiscum, Domine!
Come i due discepoli del Vangelo, ti imploriamo, Signore Gesù:
rimani con noi!
Tu, divino Viandante, esperto delle nostre strade
e conoscitore del nostro cuore,
non lasciarci prigionieri delle ombre della sera.
Sostienici nella stanchezza, perdona i nostri peccati,
orienta i nostri passi sulla via del bene.
Benedici i bambini, i giovani, gli anziani,
le famiglie, in particolare i malati.
Benedici i sacerdoti e le persone consacrate.
Benedici tutta l'umanità.
Nell'Eucaristia ti sei fatto "farmaco d'immortalità":
dacci il gusto di una vita piena,
che ci faccia camminare su questa terra
come pellegrini fiduciosi e gioiosi,
guardando sempre al traguardo della vita che non ha fine.
Rimani con noi, Signore! Rimani con noi!

(GIOVANNI PAOLO II)

 

 

 

 

 

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

Adoriamo dunque prostrati

un sì grande mistero

e l’antica legge ceda

al nuovo rito.

La fede offra soccorso

alla insufficienza dei sensi.

 

Al padre e al Figlio

siano lode e giubilo,

salute, onore e potenza

e benedizione,

uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo)

che procede da entrambi.  Amen

 

 
Tantum ergo Sacramentum

veneremur cernui (si china il capo)

et antiquum documentum

novo cedat ritui:

praestet fides supplementum

sensuum defectui.

 
Genitori Genitoque (si china il capo)

laus et jubilatio,

salus honor, virtus quoque

sit et benedictio;

Procedenti ab utroque 

Compar sit laudatio. Amen.   

 

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

 

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci  hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i  benefici   della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.     

 

 

T –Amen.

 

 

*** Dopo la benedizione ***

 

Tutti: Dio sia benedetto…

 

*** Canto per la comunione ***