Oasi Mariana Betania --- Via Colle Pizzuto – Alvito (Fr)

 

 

SCUOLA DI PREGHIERA  ---  5 a Domenica del Tempo ordinario - Anno B

……………………….……….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                                               Adorazione  - giovedì 5 febbraio 2009

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

 

 

Con Maria……..

 

Sac.: Fratelli e sorelle, ci ritroviamo uniti dallo Spirito Santo

per adorare il Volto Eucaristico di Cristo sotto lo sguardo materno

Maria.
Vogliamo lasciarci guidare da Lei, nostra dolcissima Madre,

nell’adorare il Signore Gesù presente nel Sacramento

dell’Eucaristia, accostandoci alla sua Parola che ridesta in noi la

fede e ci riempie di ogni gioia e consolazione.
Ci sia accanto Lei, Donna del popolo, mentre facciamo esperienza

dell’Amore di Dio; ci aiuti con la sua materna intercessione

a seguire in ogni giorno della nostra vita il Figlio suo, Gesù Salvatore.

 

 

  Tutti:

Santa Maria, donna coraggiosa, tu che nelle tre ore di agonia

sotto la croce hai assorbito come una spugna le afflizioni di

tutte le madri della terra, prestaci un pò della tua fortezza.


 Alleggerisci le pene di tutte le vittime dei soprusi, conforta

il pianto nascosto di tante donne che, nell'intimità della casa,

vengono  sistematicamente oppresse dalla prepotenza del maschio.

Ispira la protesta delle madri lacerate negli affetti dai sistemi di

forza e dalle ideologie di potere; guida i passi delle madri-coraggio

perché scuotano l'omertà  di tanti complici silenzi.


E quando suona la diana di guerra, convoca tutte le figlie di Eva

perché si mettano sulla porta di casa e impediscano ai loro uomini

di uscire, armati come caino, ad ammazzare il fratello.


Santa Maria, grazie perché, se Gesù l'hai portato nel grembo nove mesi,

noi ci stai portando tutta la vita. Donaci le tue fattezze.

Modellaci sul tuo volto. Trasfondici i lineamenti del tuo spirito.


 (don Tonino Bello)

 

 

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

 

 

 

***Invocazione e canto allo Spirito

 

 

 

 

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Mc 1, 29-39)

 

 

 

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea,

in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre

e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la

febbre la lasciò ed ella li serviva.


Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati

. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie

e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.


Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto,

e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono

e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini,

perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».


E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni

 

 

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L

 

L'uomo ha sete di relazione, ma di relazione vera, d'amore vero. La relazione è una necessità,

un bisogno molto umano ben presente anche in Gesù, anzi direi proprio che Gesù è un uomo di

relazione. La cosa più bella è che lui ci offre relazioni vere, autentiche.
 A lui piace stare con la gente e con il Padre. Il Vangelo di oggi ci presenta un Gesù accerchiato

da tanta gente, addirittura si dice che "tutta la città era riunita davanti alla porta" della casa in cui

si trovava. Perché? Perché desidera il bene degli uomini ed è disposto a dare tempo per guarire,

consolare, incoraggiare... insomma si ritrova circondato da tante persone bisognose che hanno

sete di relazioni nuove.

 

 

 

2L

 

Anche i miracoli che compie dicono che la vera malattia che tocca l'uomo è l'incapacità di costruire relazioni

vere, autentiche, l'incapacità di amare. Siamo colpiti da questo virus che solo il contatto con Gesù ci può guarire.

Il Vangelo di oggi all'inizio ci presenta Gesù che va in casa di Simone, e lì trova la suocera di Simone a letto

con la febbre. Gesù "accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli".
Di che cosa è malata la suocera di Pietro? La febbre, di cui non si dice a quale malattia fosse dovuta,

è semplicemente il segno esteriore che qualcosa non va in lei, che ha bisogno di essere curata.

Qual è quindi la malattia che costringe la suocera di Pietro a stare a letto? Un minuto per pensare guardando

il brano biblico.
 Per capirlo bisogna guardare il brano biblico. Appena "la febbre la lasciò"... "essa si mise a servirli", cioè

ad amarli. È malata quindi di... chiusura, di egoismo, di non relazione verso gli altri... tanto che appena

è rimossa la causa della febbre, "essa si mise a servirli".

 

 

.

 

3L

 

Il gesto di Gesù è delicato ed in sintonia con l'ambiente; non ci sono demoni da scacciare,

non vi sono ossessi da calmare o paralitici da guarire. La suocera è poi riconoscente di

questa particolare attenzione ed la sua disponibilità pronta al servizio è segno di ospitalità,

gratitudine, riconoscenza e consapevolezza che quello di Gesù non è una semplice guarigione

ma un gesto di salvezza. Tutte le azioni di Gesù sono azioni salvifiche che devono avere

una risposta pronta. È un bel insegnamento per noi ed una indicazione per la nostra vita.

È l'invito ad alzare i nostri cuori al Signore in un perenne rendimento di grazia.

È l'apertura della nostra vita all'azione dello Spirito. Il servizio pronto della suocera

di San Pietro è l'esortazione che anche la nostra vita sia aperta con la stessa disponibilità

e la stessa generosità. In ciò troviamo la vera risposta alla grazia donata.

L'amore e la grazie che Dio ci dona si devono tramutare in amore e riconoscenza verso i fratelli.

 

 

 

 

 

***Silenzio, meditazione

 

 

    • Sappiamo riconoscere, l'agire salvifico di Gesù Cristo nella nostra vita?
    • L'azione di Dio è un dono gratuito ma se ad essa non corrisponde una risposta adeguata  nostra non può essere garanzia di salvezza. Io rispondo? E se si come rispondo?
    • L'incontro con Gesù ci libera da tutto ciò che ci impedisce di essere noi stessi?
    • Gesù guarendoci ci fa capaci di relazioni nuove, di vivere da persone nuove, di amare, ci insegna relazioni mosse dall'amore, dal desiderio di volere il bene altrui. Noi come rispondiamo?

     

     

     

    *** La Parola si fa preghiera.

     

     

     

    Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

     

     

         

    Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre

    offrila ai fratelli che sono in preghiera con te. Proponi la tua

    preghiera ad alta voce.

    Ad ogni invocazione tutti canteremo:

       

     

     

     

    Del Tuo Spirito Signore è piena la terra.

     

     

     

     

     

     

    Preghiera

    Il Signore è difesa della mia vita,
    di chi avrò timore?

    Se contro di me si accampa un esercito,
    il mio cuore non teme.
    Ascolta, Signore, la mia voce.
    Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
    Di te ha detto il mio cuore:
    “Cercate il suo volto”;
    il tuo volto, Signore, io cerco.
    Non nascondermi il tuo volto.
    Non respingere con ira il tuo servo.
    Sei tu il mio aiuto,

    non lasciarmi,
    non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
    Sono certo di contemplare la bontà del Signore
    nella terra dei viventi.
    Spera nel Signore, sii forte,
    si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

     (Sal 26)

           

       

     

     

     

    *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

    Tantum ergo Sacramentum

    veneremur cernui      (si china il capo)

    et antiquum documentum

    novo cedat ritui:

    praestet fides supplementum

    sensuum defectui.

     

    Genitori Genitoque (si china il capo) laus et jubilatio,

    salus honor, virtus quoque

    sit et benedictio;

    Procedenti ab utroque   

    Compar sit laudatio. Amen.

     

     

     

     

     

    Adoriamo dunque prostrati

    un sì grande mistero

    e l’antica legge ceda

    al nuovo rito.

    La fede offra soccorso

    alla insufficienza dei sensi.

     

    Al padre e al Figlio

    siano lode e giubilo,

    salute, onore e potenza

    e benedizione,

    uguale glorificazione sia a Colui

    (lo Spirito Santo)

    che procede da entrambi.  Amen

     

     

     

     

     

     

    Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

    Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci  hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo

     con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i  benefici   della redenzione. Tu che vivi

     e regni nei secoli dei secoli.      T – Amen.

     

     

     

     

     

     

     

     

    ***Dopo la benedizione:

     

    Tutti: Dio sia benedetto…

     

     

     

     

    *** Canto per la comunione.

    Nello Spirito……    “è lo Spirito che da la vita”

     

     

     

                   Un pensiero da portare a casa( insieme a questo foglio) per sentirci amati

     

                Ciascuno si chiede il senso della sofferenza e cerca una risposta a questa

    domanda al suo livello umano. Certamente pone più volte questa domanda anche

    a Dio, come la pone a Cristo. Inoltre, egli non può non notare che colui, al quale

    pone la sua domanda, soffre lui stesso e vuole rispondergli dalla Croce, dal centro

    della sua propria sofferenza. Tuttavia, a volte c'è bisogno di tempo, persino di un

    lungo tempo, perché questa risposta cominci ad essere internamente percepibile.

    Cristo, infatti, non risponde direttamente e non risponde in astratto a questo

    interrogativo umano circa il senso della sofferenza.

         
    Giovanni Paolo II sulla sofferenza (Salvifici doloris n.26)

     

     

     

    Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito.                   

                                                                                                Buona domenica.