OASI MARIANA BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)
SCUOLA
DI PREGHIERA --- Domenica 14°del Tempo Ordnario - Anno C
………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito
Adorazione - Giovedì 5 luglio 2007
***
Canto di esposizione e invocazione di adorazione
Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento. Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento. gloria….
Sac: Apriamo il nostro cuore davanti a Gesù Eucaristia, così come Maria lo apriva all’azione
dello Spirito e diciamo:
Tutti:
Come Maria, o Gesù, la tua e nostra Mamma celeste,
abbiamo il dono di portarti in noi,
dopo averti ricevuto
nell’Eucaristia
e dopo esserci nutriti della
tua Parola viva e trasformante
per l’azione del tuo Santo
Spirito.
Davanti a te, in questo momento,
vogliamo non soltanto confermare
questa nostra fede,
ma affidarci a lei, e
lasciarci condurre per mano,
perché ci guidi dentro il mistero
della tua Parola e del tuo Amore.
Invia il tuo Spirito su di noi
perché
accolta, meditata e custodita nel
più intimo di noi stessi
porti frutto secondo il desiderio
di ciascuno
e soprattutto, in conformità
alla volontà del Padre,
diventi liberante da ogni nostra
pigrizia ed egoismo,
tenga lontano ogni malvagità,
ci sostenga nelle difficoltà e
nelle tribolazioni,
ci aiuti a combattere e a
superare la tentazione
e ci guidi passo passo in ogni istante della nostra vita
fino al giorno in cui, nel
compimento beato della nostra speranza,
possiamo sperimentare e godere la verità piena della tua promessa. Amen
Sac: Madre
di Gesù e madre nostra
Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.
***Invocazione e canto allo Spirito
Guida: Gesù è
parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano
T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).
Il
sacerdote legge
Lettura dal Vangelo di Luca :
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della
messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: È vicino a voi il regno di Dio. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno Sodoma sarà trattata meno duramente di quella città”.
I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: “Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome”.
Egli disse: “Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli”.
T:“Lampada per i miei passi
è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)
*** Meditazione.
1L – “…e li inviò a due a due avanti a sé…”
Cristiano, ossia, missionario. L'immagine del cristiano che va a messa, che crede nei dogmi della fede e adempie ai comandamenti, è incompleta e un po' antiquata. Ciò non basta, perché essere cristiani significa avere una missione e realizzarla con zelo ed ardore in tutte le occupazioni della vita. Ancor di più, il senso di missione è lo stimolo più forte per credere e vivere la fede, per compiere i comandamenti di Dio e della Chiesa. Nel catechismo della chiesa cattolica si legge: “Tutta la Chiesa è apostolica in quanto essa è 'inviata' in tutto il mondo; tutti i membri della Chiesa, sia pure in modi diversi, partecipano a questa missione”. Se amiamo fedelmente la Chiesa, non dubitiamo che la migliore maniera di esprimerle il nostro amore è mediante il nostro spirito missionario. Missionario significa coscienza viva di essere inviato; sebbene questo invio possa essere al vicino di casa, al cliente nel lavoro, all'emigrante che incontro alla fermata dell'autobus o al semaforo, alla giovane coppia che si prepara al matrimonio. Al giorno d'oggi essere missionario non è unicamente partire per un paese lontano a predicare la fede e lo stile di vita di Cristo, è anche un compito che si porta a compimento nel proprio quartiere, nelle piazze della città e perfino tra le pareti di casa propria.
A due a due: in compagnia, perché si sostengano a vicenda; perché la testimonianza comune sia più valida e incisiva; perché, vivendo l'amore reciproco e realizzando così la comunione, consentano a Gesù di essere presente tra loro e con loro. E' la Chiesa-comunione che evangelizza e non il singolo. L'evangelizzatore è Gesù. L'essenziale è che dove arriviamo noi arrivi anche Lui. Attraverso la nostra persona, la nostra vita, la nostra relazione fraterna, la nostra parola, è Gesù risorto che raggiunge e conquista fette sempre più grandi di umanità.
2L –“… non portate borsa, né bisaccia, né sandali…”
Gesù indica lo stile di sobrietà, di povertà, di semplicità, di essenzialità, che deve caratterizzare gli inviati. Essi testimoniano, così, che l'unico tesoro a cui è legato il loro cuore è il Signore che annunziano. Quando il Vangelo trasforma la vita di chi lo annunzia, tale testimonianza è senza dubbio l'annuncio più efficace.
1L-- “..I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome…” .
Che gioia veder la propria vita valorizzata da Dio per il bene più grande, per andare alla radice del male e liberare i cuori dal potere di satana! "Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore". E' la gioia che nasce dalla certezza che Dio vince! E' la gioia di sentirci potenti, non per nostra capacità, ma per l'efficacia divina che ha la sua Parola e la sua azione di grazia: "Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare". Era la certezza della vittoria finale di Cristo a dare la forza e la gioia ai martiri. Certezza che è anche la nostra serenità oggi di apostoli che credono alla potenza del lievito evangelico, al sorprendente risultato del piccolo granello di senapa capace di diventare la grande pianta del Regno di Dio.
Ma Gesù va oltre: "Non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli". Non contano le conquiste, né le opere davanti a Dio; conta il cuore. Non è quel che facciamo per Dio, ma quello che siamo e diventiamo per Lui ciò che costituisce la nostra grandezza e quindi l'autentica riuscita e felicità.
***Canto…….Silenzio, meditazione
Spunti per la meditazione e la preghiera
Gli aspetti della missione messi in luce in questo brano di Vangelo ci sono familiari? Ne siamo consapevoli? In che misura li realizziamo?
Quando siamo agnelli e quando siamo lupi, nella società, nella chiesa di oggi?
Quale è il demonio che noi cristiani, Maestro, dobbiamo scacciare oggi, affinché le persone abbiano una vita piena?
***
Al Padre … - meta ultima della nostra vita.
Prova
a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al
Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla
vita. Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e
sorelle.
Le intenzioni saranno
intercalate dalla seguente invocazione:
Grandi sono le opere del Signore.
PREGHIERA
La missione, la tua missione, o Signore,continua ad attraversare le strade del mondo
grazie a uomini e donne capaci di lasciarsi inviare.
Anche da noi ci sono uomini e donne che attendono
qualcuno che si faccia servo della parola e amplifichi l’annuncio.
L’esperienza dei discepoli che tornano gioiosi
dal compito che hai loro affidato diventa la nostra di ogni giorno,
se soltanto ci lasciamo condurre dalla tua parola
e ci facciamo attenti alla tua voce.
Le tue preoccupazioni per il mondo diventano le nostre
e la tua preghiera al Padre perché mandi operai nella tua messe
si fa insistente nel nostro cuore
se si rende capace di vibrare in sintonia con il tuo.
Gesù, fa di questo momento di intimità con te
l’esperienza viva dell’ascolto, della disponibilità,
dell’apertura alla missione in favore dei fratelli,
perché il tuo nome sia conosciuto e amato da tutti gli uomini.
Amen.
*** Canto per
Tantum ergo Sacramentum
veneremur cernui (si china il capo)
et antiquum documentum
novo cedat ritui:
praestet fides supplementum
sensuum defectui.
Genitori Genitoque (si china il capo) laus et jubilatio,
salus honor, virtus quoque
sit et benedictio;
Procedenti ab utroque
Compar sit laudatio. Amen.
Adoriamo dunque prostrati
un sì grande mistero
e l’antica legge ceda
al nuovo rito.
La fede offra soccorso
alla insufficienza dei sensi.
Al padre e al Figlio
siano lode e giubilo,
salute, onore e potenza
e benedizione,
uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo)
che procede da entrambi. Amen
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in piedi)
O Dio, che in questo sacramento della nostra redenzione ci comunichi la dolcezza del tuo amore, ravviva in noi l’ardente desiderio di partecipare al convito eterno del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. T –Amen.
***Dopo la benedizione:
Tutti: Dio sia benedetto…
*** Canto per la comunione.