OASI
MARIANA BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)
SCUOLA
DI PREGHIERA --- 4a Domenica di Pasqua - Anno A
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Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito
Adorazione - giovedì 10 aprile 2008
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Canto di esposizione e invocazione di adorazione
Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.
Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento. gloria….
Sac: Maria, nella notte del Calvario
tu sei rimasta vigile sulla fede del mondo
coltivando una speranza che tutti ci avrebbe ben presto coinvolti.
Tutti:
Il mistero della morte che si sarebbe spalancata a nuova vita
neppure tu lo conoscevi, ma la parola di tuo Figlio,
coltivata con amore, meditata e conservata nel cuore
nel corso degli anni nei quali lo hai visto crescere a Nazaret
e poi, da discepola, nel tempo della sua vita pubblica,
continuava a risuonare dentro di te
con quella forza che solo Dio può dare,
e solo chi lo ama veramente sa accogliere
al punto che, anche nei momenti del dolore più grande e del buio più pesto,
man mano la tua attesa si faceva più viva
fino a quando, prima ancora che gli angeli
lo annunciassero alle donne accorse al sepolcro
e la notizia si diffondesse tra i discepoli,
lui, Gesù, si è presentato al tuo cuore di Madre
con il volto luminoso e sul corpo tutti i segni di quell’amore
che lo avevano portato sulla Croce
ad accettare -e tu con lui- la volontà del Padre
che in tal modo manifestava il suo amore per l’umanità intera.
Ora, da figli, ti chiediamo
di accompagnare questo nostro incontro di preghiera ai piedi di tuo Figlio
perché la gioia della Pasqua continui a farsi spazio nella nostra vita
e la forza dello Spirito sceso su quanti erano riuniti con te nel Cenacolo
ci pervada e ci riempia tutti per renderci testimoni coraggiosi
del tuo Figlio risorto. Amen
Sac: Madre
di Gesù e madre nostra
Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza
di ogni uomo.
***Invocazione e canto allo Spirito
Guida: Gesù è
parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano
T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).
Il
sacerdote legge
ASCOLTA LA PAROLA
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
*** Meditazione.
1L - “Il buon Pastore”
Per la maggior parte di noi, oggi, è poco gradita l’immagine dell’uomo-pecora, che segue un pastore, perché l’uomo si percepisce come essere libero. In realtà, però, gli spazi lasciati alla nostra libertà sono sempre più ridotti. I mezzi di comunicazione, tanto per citare alcune delle nuove “guide”, impongono veri e propri modelli culturali e comportamentali, limitando di fatto la libertà.
Non è facile oggi riconoscere la voce del Signore, la voce del buon pastore che chiama le sue pecore e le guida per vie sicure, verso la verità. La sua voce nella confusione dei suoni e delle urla del mondo, rischia di confondersi e di perdersi. Capita così che, spesso, anche noi cristiani più che la voce di Cristo seguiamo ben altre voci che, confondendosi con la sua, ci illudono verso false e poco durature felicità. Saper distinguere la voce del vero pastore da quella dei falsi pastori è un compito di ciascuno di noi, che siamo chiamati a vivere in questo mondo.
2L - “…perché abbiano la vita..”
Lo scopo ultimo del pastore, da conseguire per tutte le pecore del suo gregge, è dichiarato in modo esplicito da Gesù che dice: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Di quale vita si tratta, dal momento che Gesù non parla a dei morti, ma a dei viventi? Ovviamente egli parla di una vita che va oltre quella terrena, una vita che appartiene a coloro che, per il battesimo e la fede, sono entrati a far parte della vita stessa di Dio, quella soprannaturale. È in forza di questa vita nuova, che chiamiamo “grazia”, che noi, già da questa terra, siamo “figli di Dio” e, come dice l’apostolo Giovanni “lo siamo realmente”. Non è un modo di dire, ma una realtà. Purtroppo non ancora definitiva, poiché le nostre debolezze e la fragilità possono sempre privarci, almeno temporaneamente, di questo bene prezioso.
Abbiamo bisogno ogni giorno di ascoltare la voce di coloro che il Pastore ha lasciato come nostre guide spirituali: il Papa, i vescovi, i sacerdoti. In buona sostanza, la Chiesa che Gesù ha voluto costituire, perché la sua opera di verità e di salvezza continuasse nel mondo. Per la salvezza di tutti. E’ questo per ora il primo insegnamento per noi.
*** Canto…….Silenzio, meditazione
***
Spunti per la meditazione e la preghiera
Ciascuno di noi può chiedersi:
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Al Padre … - meta ultima della nostra vita.
Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.
Proponi la tua preghiera ad alta
voce condividendola con i fratelli e
sorelle.
Le intenzioni saranno
intercalate dalla seguente invocazione:
Il Signore è il mo pastore non manco di nulla.
Preghiera Viviamo in tempi complicati e la nostra esistenza
(ROBERTO LAURITA) |
*** Canto per
Tantum ergo Sacramentum Genitori Genitoque (si china il capo) laus et jubilatio, |
Un sì grande sacramento Al padre e al Figlio |
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in piedi)
O Padre, che nella morte e risurrezione del tuo Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi l’opera della tua misericordia, perché nell’assidua celebrazione del mistero pasquale riceviamo i frutti della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
T –Amen.
*** Dopo la
benedizione ***
Tutti: Dio sia benedetto…
*** Canto per la
comunione ***