II domenica del tempo ordinario - Anno C - giovedì 11 gennaio 2007


Canto di esposizione e invocazione di adorazione

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento. Tutti: Il santissimo e divinissimo Sacramento. gloria….

Con Maria, nostra Madre

Sac: Maria, madre nostra, madre dei viventi, madre dei chiamati,
madre che tutto sai e puoi di ciò che riguarda la nostra vita,
tu che conosci le meraviglie del Signore
e le hai cantate con la voce e con il cuore, ascolta questa nostra preghiera.
Te la presentiamo uniti, a una sola voce,
con il desiderio che sia anche .. a un cuore solo.

Tutti: Ci siamo avventurati, o Maria, in questo itinerario vocazionale
con il desiderio profondo che possa aiutarci a comprendere
la chiamata di Dio per noi in corrispondenza alla sua volontà.
Rendici, come sei stata tu, attenti alla sua parola,
capaci di accoglierla nel cuore e di meditarla nel silenzio
per far sì che su di essa pronunciamo il nostro sì e trasformiamo la nostra vita.
Rendici disponibili al progetto di amore
che il Signore, come ha fatto con te,
tiene pronto per ciascuno di noi
e fa che non ci chiudiamo in sterili egoismi
ma sappiamo spalancare le porte della nostra vita
ogni giorno di più alla logica gioiosa del dono,
anche a quella totale di noi stessi, se è secondo la Sua Volontà. Amen.

Invocazione e canto allo Spirito

 

 

 

Per Gesù, Parola del Padre

 

 

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).
Tutti: E noi gli diciamo: “Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica (gv 2,1-12).
Lettura dal vangelo di Giovanni:

Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù.
Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.


Tutti: “Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105).

 

 

Suggerimenti per la meditazione:

 

1L -“Vi erano là sei giare vuote …”

Alle Nozze di Cana, Maria compie l’intervento presso il Figlio nella sua competenza di madre e al mondo d’oggi insegna come riempire le sue “giare vuote”. I valori cristiani si vanno perdendo nei nostri paesi di pur lunga tradizione di fede e di pratica religiosa: che ne è ad esempio delle “radici cristiane” dell’Europa?
Cerchiamo di elencare una serie di carenze umane (Sono le sei giare vuote del mondo di oggi) che attendo con urgenza di essere riempite.

La prima giara vuota: CARENZA DI FESTIVITA- Maria madre della gioia.
A Cana Maria fa notare la mancanza del vino e non del pane, ad esempio poiché “ è il vino che rallegra il cuore dell’uomo” (Sal 104,15). Gesù è venuto per la salvezza di tutti e per la Gioia di tutti non per niente Egli stesso prega il Padre affinché i suoi discepoli abbiano la pienezza della gioia. Così Maria che è presente in ogni momento importante della vita del Figlio anche ora sta all’inizio della sua storia di salvezza. E’ proprio in questo primo segno che Gesù si manifesta come Colui che porta al mondo la gioia.

 

2L- La seconda Giara vuota: CARENZA DI DONO - Maria Madre del Figlio donato.

L’Eucarestia è mistero di dono come Maria è mistero di dono. Il Dono passa attraverso la Croce dove si è manifestata l’offerta più radicale di Cristo agli uomini, e sotto la Croce da Maria. A un mondo senza pace e senza giustizia e troppo povero di solidarietà e di gratuità, Maria indica la radicalità del dono eucaristico.


La terza Giara vuota: CARENZA DI MEMORIA- Maria donna del ricordo.
L’uomo di oggi ha davvero perduto le radici del suo passato e non solo quelle cristiane. L’Eucarestia è “memoriale della passione e morte salvifica di Cristo, in senso profondo e radicale, manifesta tutto l’Amore di Dio e tutto il bene del mondo oltre che essere “pegno” di un futuro d’eternità. Maria fa memoria delle grandi opere compiute da Dio e prevede future opere divine, oltre alle benedizioni che le future generazioni le riserberanno.

 


1L- La quarta Giara vuota: CARENZA DI PROFEZIA - Maria profezia vivente.

Maria si pone nell’onda del mistero escatologico dell’Eucarestia con la sua condizione di glorificata, di creatura che già gode del frutto della profezia eucaristica, ossia della gloria irradiata dalla Trinità. Dinanzi al labirinto materialistico in cui si smarrisce l’uomo di oggi, Maria Assunta in cielo provoca al futuro l’uomo senza radici e senza speranze ultraterrene.


La quinta giara vuota: CARENZA DI BELLEZZA - Maria la “ Tota Pulchra”
Diceva Simone Weil che “la bellezza sta alle cose come la santità sta all’anima”. Troppe situazioni umane spirituali e culturali al mondo di oggi sono invece brutte e portano segni di disarmonia di lacerazioni e di fratture. L’Eucarestia poiché è presenza viva e vera de “il più bello tra i figli degli uomini” è “il cibo degli angeli”, è la più alta icona di bellezza.
Questa è la via che ci indica Maria, Lei l’Immacolata, la Tutta Santa.

 

2L La sesta giara vuota: - CARENZA DI SILENZIO - Maria donna del silenzio

La “babele” del mondo di oggi non ha la grazia del silenzio, ma la disgrazia del frastuono assordante.
Nell’Eucarestia sono contenuti tutti i silenzi dei misteri di Cristo e in particolare il silenzio dei “tre giorni” specie quello del Sabato Santo. Il culto Eucaristico ha ispirato sempre silenzio, ha preteso sempre un profondo silenzio, Dio parla nel silenzio o meglio riusciamo ad ascoltarlo nel silenzio. Così pure il silenzio attraversa tutta l’esistenza di Maria, chiamata “cattedrale del silenzio”, “prima claustrale della Chiesa”, “donna dell’ascolto” perchè scrigno silente della Parola.
Impariamo perciò da Maria la quiete del silenzio contemplativo per recuperare interiorità e capacità di spiritualità eucaristica.

 

Sac: Il miracolo di Cana ha fatto scattare nei discepoli, fino a quel punto passivi spettatori, la fede e la decisione di seguire Gesù. Gesù non è solo colui che fa cose nuove, ma l’uomo nuovo che affascina e conquista. In che misura ci stiamo lasciando conquistare da Gesù?
Il commento che abbiamo ascoltato ci ha presentato la situazione di un mondo con tante carenze. Dio si serve degli uomini per riempire i vuoti. Fino a che punto metto la vita a sua disposizione?
Chiamandomi alla vita Dio mi ha chiamato a una avventura di amore con lui. In che misura mi fido e mi lascio coinvolgere?

SILENZIO e INTERIORIZZAZIONE

Canto vocazionale


Al Padre, meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo di averti chiamato alla vita. Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola coni i fratelli e sorelle.
Puoi anche ispirare la tua preghiera alle parole del canto.


Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:
Tutti: Manda, o Signore, vocazioni di sacerdoti, religiosi, consacrati e laici impegnati nella nostra Chiesa diocesana e all’Oasi.

 

A metà del tempo dedicato alle preghiere spontanee si inserisce un
secondo canto vocazionale
quindi si continua con interventi liberi di preghiera…

La preghiera spontanea potrà essere conclusa con la seguente preghiera da recitare


tutti insieme:

Padre santo, fonte perenne dell'esistenza e dell'amore,
che nell'uomo vivente mostri lo splendore della tua gloria,
e metti nel suo cuore il seme della tua chiamata,
fa che nessuno, per nostra negligenza, ignori questo dono o lo perda,
ma tutti, con piena generosità, possano camminare
verso la realizzazione del tuo Amore.
Signore Gesù, che nel tuo pellegrinare per le strade della Palestina,
hai scelto e chiamato gli apostoli e hai affidato loro il compito
di predicare il Vangelo, pascere i fedeli, celebrare il culto divino,
fa' che anche oggi non manchino alla tua Chiesa
numerosi e santi Sacerdoti, che portino a tutti
i frutti della tua morte e della tua risurrezione.
Spirito Santo, che santifichi la Chiesa
con la costante effusione dei tuoi doni,
immetti nel cuore dei chiamati alla vita consacrata
un'intima e forte passione per il Regno,
affinché con un sì generoso e incondizionato,
pongano la loro esistenza al servizio del Vangelo.
Vergine Santissima, che senza esitare
hai offerto te stessa all'Onnipotente
per l'attuazione del suo disegno di salvezza,
infondi fiducia nel cuore dei giovani
perché vi siano sempre pastori zelanti,
che guidino il popolo cristiano sulla via della vita,
e anime consacrate che sappiano testimoniare
nella castità, nella povertà e nell'obbedienza,
la presenza liberatrice del tuo Figlio risorto.
Amen.
(Giovanni Paolo II)

 

 

Canto per la Benedizione eucaristica: Tantum ergo
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in piedi)

Guarda,o Padre,......


Dopo la benedizione:
Tutti: Dio sia benedetto…

Canto per la comunione.