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calice

 

 

OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- 2a Domenica del tempo ordinario - Anno A

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 17 gennaio 2008

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac:

Riprendere il cammino del tempo ordinario, dopo i tempi forti di Avvento-Natale, ci dà occasione di portare nel quotidiano la contemplazione del Dio fatto Bambino e di sentirci sostenuti e accompagnati da colei che è stata una delle figure portanti dell’Avvento, perché maestra dell’attesa, e nello stesso tempo ci ha guidato nel nostro incontro con il presepe davanti al quale siamo stati aiutati ad approfondire il mistero della incarnazione. Con lei, dunque, volgiamo iniziare anche questa preghiera di adorazione.

 

Tutti:

Guardando te, Maria, osservando e seguendo il tuo silenzio,
la nostra mente e il nostro cuore si concentrano sul mistero
e si fermano, come ali di angeli che non fanno rumore,
nella contemplazione serena di un amore senza limiti,
che ha avuto appena il tempo di nascere e già si è fatto dono,
non ha ancora fatto il passaggio attraverso la morte
e già, come anticipandolo, si offre come cibo e pane di vita.
Questo tuo Figlio che si lascia esporre dalla tua premura amorosa
alla contemplazione dei pastori e all’adorazione dei Magi
diventa oggi per noi il mistero più grande,
carico di una muta comunicazione di amore semplice ed umile che chiede risposta e ricco di una misericordia infinita
che lo fa offrire al Padre celeste per strappare il perdono per tutti
facendosi risposta obbediente e totale,
capace di cancellare il no del peccato di tutta la storia umana.
Questo tuo Figlio noi ora adoriamo umilmente
col cuore contrito e umiliato
e con la gratitudine che scaturisce dal saperci pienamente e infinitamente amati
e dal crederti al nostro fianco con il tuo sostegno e premura di Madre.
Concedici tu, o Maria, il raccoglimento che merita il mistero
L’accoglienza che esige la Parola
e quell’adorazione di cui non siamo capaci,
ma che tu puoi insegnarci e ottenerci dal dono dello Spirito.

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Gv 1, 29-34)

 

ASCOLTA  LA  PAROLA

 

      In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».  Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L - "….Ecco l'agnello di Dio…"

Le parole del Battista, asciutte e profetiche sono come frecce puntate verso un bersaglio, come un segnale che orienta verso un'altra meta diversa dalla sua persona, che pure è protagonista. Questa meta è il Cristo.
Nelle sue parole vediamo profilarsi un ritratto del Cristo: egli è colui che cancella il peccato di incredulità e di odio del mondo, è colui che ci precede nel tempo perché egli è eterno come Dio, in lui si posa e riposa lo Spirito santo, è per eccellenza il Figlio di Dio.

Nel linguaggio biblico l'agnello non è solo simbolo di mitezza o di vittima, è anche l'emblema di un dono grandioso, quello della liberazione politica e spirituale, esteriore e interiore. Per comprendere questo basta ricordare le celebre notte dell'esodo dall'Egitto, quando Israele in marcia verso la libertà aveva celebrato la pasqua dell'agnello, l'animale le cui ossa non dovevano essere infrante.

 

 

2L - "… perché  egli fosse fatto conoscere a Israele …."

 

La missione del Battista è sì di preparare la strada e i cuori degli uomini alla venuta del Signore, ma soprattutto di presentarlo e farlo conoscere al suo popolo. Il suo battesimo con acqua è anticipo di conversione per accogliere il battesimo nello Spirito santo che Gesù è venuto a portare per far nuovi gli uomini dal di dentro. Per questo battesimo, dono di liberazione dal peccato, egli si farà agnello muto e si lascerà condurre al macello, per riunire i figli di Dio dispersi.
Possiamo dire che attorno a Cristo immerso nelle acque del Giordano  si raccoglie già l'Israele di Dio, cioè la comunità dei credenti che da lui attingono lo Spirito di Dio

 

 

1L - "…ho visto lo Spirito…posarsi su di lui…. e ho reso testimonianza.."

Giovanni è un testimone credibile e vero perché ha visto. Vedere nel vocabolario dell'evangelista Giovanni significa conoscere, fare un'esperienza. Giovanni vede lo Spirito, in forma di colomba, non solo scendere su Gesù, ma posarsi su di lui.
Già nell'Antico testamento notiamo che lo Spirito scende su alcuni personaggi investiti da Dio di una particolare missione. Ma è un'investitura temporanea; su Gesù lo Spirito si posa e rimane
E' lui il Figlio di Dio, l'agnello - servo ( in aramaico, la lingua parlata da Gesù e dal Battista, c'è un vocabolo- talya'- che significa servo e agnello),  che il Padre invia nel mondo per cancellare il peccato e restituire all'uomo la dignità di figlio.

 

 

            ***Canto…….Silenzio, meditazione

 

 

         
      • Sostiamo idealmente sulle rive del mare di Galilea e riascoltiamo le ultime parole terrene del Cristo risorto (secondo il vangelo di Giovanni), quando ci chiama suoi <<agnelli>> e ci affida alla guida visibile di  Pietro.
          


 

*** La Parola si fa preghiera.

 

Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.

Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.

 

Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:

 

Ecco, io vengo, Signore, per fare la tua volontà

 

 

 

 

Preghiera

Lui, Giovanni, è venuto ad annunciare il tuo arrivo,
a destare e disporre i cuori.
Per questo ha invitato a compiere
un gesto di penitenza, di conversione: il battesimo nel Giordano.
Ora che tu sei arrivato, Gesù, il profeta si fa da parte
e riconosce che è finito
il tempo della preparazione.
Ora all’opera è lo Spirito di Dio e non resta che accogliere la sua azione,
lasciarsi trasformare,
plasmare dalla grazia
per diventare creature nuove.
Ora coloro che ti incontrano, Gesù, sperimentano un cambiamento inaudito:
uomini e donne sentono in sé la forza di amare,
la gioia di donarsi,
lo slancio della fiducia,
il conforto della speranza.
Ora viene donata la capacità di riconoscere i segni,
la luce per compiere le scelte giuste, il coraggio di lanciarsi
in un’avventura esaltante.
Ora non si può più rimanere nell’esitazione:
bisogna decidersi per te, seguirti fino in fondo,
se si vuole aver parte alla salvezza.


(ROBERTO LAURITA)

 

 

 

 

 

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

Adoriamo dunque prostrati

un sì grande mistero

e l’antica legge ceda

al nuovo rito.

La fede offra soccorso

alla insufficienza dei sensi.

 

Al padre e al Figlio

siano lode e giubilo,

salute, onore e potenza

e benedizione,

uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo)

che procede da entrambi.  Amen

 

 
Tantum ergo Sacramentum

veneremur cernui (si china il capo)

et antiquum documentum

novo cedat ritui:

praestet fides supplementum

sensuum defectui.

 
Genitori Genitoque (si china il capo)

laus et jubilatio,

salus honor, virtus quoque

sit et benedictio;

Procedenti ab utroque 

Compar sit laudatio. Amen.   

 

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

 

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci  hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i  benefici   della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

T –Amen.

 

 

***Dopo la benedizione:

 

Tutti: Dio sia benedetto…

 

*** Canto per la comunione.