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calice

 

 

OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- 5a Domenica di Pasqua - Anno A

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 17 aprile 2008

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac: Maria, nella notte del Calvario
tu sei rimasta vigile sulla fede del mondo
coltivando una speranza che tutti ci avrebbe ben presto coinvolti.

Tutti:

Il mistero della morte che si sarebbe spalancata a nuova vita
neppure tu lo conoscevi, ma la parola di tuo Figlio,
coltivata con amore, meditata e conservata nel cuore
nel corso degli anni nei quali lo hai visto crescere a Nazaret
e poi, da discepola, nel tempo della sua vita pubblica,
continuava a risuonare dentro di te
con quella forza che solo Dio può dare,
e solo chi lo ama veramente sa accogliere
al punto che, anche nei momenti del dolore più grande e del buio più pesto,
man mano la tua attesa si faceva più viva
fino a quando, prima ancora che gli angeli
lo annunciassero alle donne accorse al sepolcro
e la notizia si diffondesse tra i discepoli,
lui, Gesù, si è presentato al tuo cuore di Madre
con il volto luminoso e sul corpo tutti i segni di quell’amore
che lo avevano portato sulla Croce
ad accettare -e tu con lui- la volontà del Padre
che in tal modo manifestava il suo amore per l’umanità intera.
Ora, da figli, ti chiediamo
di accompagnare questo nostro incontro di preghiera ai piedi di tuo Figlio
perché la gioia della Pasqua continui a farsi spazio nella nostra vita
e la forza dello Spirito sceso su quanti erano riuniti con te nel Cenacolo
ci pervada e ci riempia tutti per renderci testimoni coraggiosi
del tuo Figlio risorto. Amen

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Gv 14,1-12)

 

 

ASCOLTA  LA  PAROLA

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».  Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

 

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L - “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”

 

Il brano del vangelo di Giovanni ci riporta all’evento dell’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli. Il loro cuore è turbato, colmo di paura e di angoscia per l’annunzio del tradimento di Gesù, della sua imminente partenza e per il rinnegamento di Pietro. Gesù vuole incoraggiare i suoi esortandoli ad avere fede in Dio e in Lui, qualunque cosa dovesse accadere. Infatti soltanto Dio è la roccia sulla quale si può rimanere saldi, tutte le altre sicurezze deludono. L’amore di Dio è fedele, non abbandona mai i suoi figli, e siccome il Padre si rivela nel Figlio e opera in comunione inseparabile con lui, la stessa fede va riposta in Gesù Cristo.

 

2L - Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”?

 

Gesù, dunque, con amore vuole rassicurare i suoi ad essere sereni, perché suo desiderio è di andare a preparare un posto per ognuno di loro, nella casa del Padre. Eppure ai discepoli come a noi spesso l’immagine di questa casa appare distante e confusa. Il nostro cuore, come quello dei discepoli di allora, rimane turbato e faticosamente continuiamo a camminare lungo le strade della nostra vita. Strade a volte piene di paure simili a quelle dei discepoli: paura di soffrire, paura del domani, paura di essere incapaci di affrontare determinate situazioni. Tutto ciò produce un senso di smarrimento tanto che Tommaso domanda:

                                                                                

1L - “Signore dove vai e come possiamo conoscere la via?”

 

 E’ ciò che accade quando la stanchezza e la fragilità umana ci impediscono di abbandonarci fiduciosamente nelle mani di Dio e in preda all’angoscia perché le cose non vanno come vorremmo , crediamo di non essere più ascoltati dal Signore ma Gesù ci promette un posto nella casa del Padre  e lo fa donando la sua stessa vita. Con la sua Morte e Risurrezione, pertanto, quel posto deve diventare lo stimolo per camminare coraggiosamente con Gesù sulla via della fede. Deve diventare la speranza di una vita eterna dove la gioia sarà senza fine e che già in terra il Signore ci permette di pregustare, solo se ci lasciamo trasformare, se impariamo a diventare quella “matita nelle mani di Dio” di cui parlava Madre Teresa di Calcutta, che anche quando non sa quali linee tracciare o quali contorni delineare, si lascia trasportare da una mano della quale ha piena fiducia certa che ne verrà fuori un disegno bellissimo.

 

2L - “Io sono la via, la verità, la vita” .

Gesù è l’unica via al Padre perché è l’unica verità e l’unica vita. Egli non ci conduce al Padre attraverso comode strade ,ma ci chiama a metterci in cammino con lui, costi quel che costi. Diversamente non possiamo fare perché senza il Signore il nostro cuore sprofonda nel turbamento e nelle tenebre. Solo lui infatti è la via che rivela il Padre ed è lui stesso l’unico accesso al Padre perché è la manifestazione palpabile di un Dio che è AMORE, che si è fatto bambino per vivere da uomo insieme agli uomini fino a morire per loro per ridare ad ogni creatura quella dignità di figlia di Dio distrutta dal peccato.
“Io sono nel Padre ed il Padre è in me…”Le opere, le parole e tutta la vita di Gesù, ci portano a riconoscere in lui il Figlio di Dio, perché Padre e Figlio sono legati reciprocamente in una unione perfetta. L’intera esistenza di Gesù manifesta il suo rapporto filiale con il Padre e l’amore del Padre che attraverso il Figlio salva gli uomini. Se crediamo in Gesù, amando come lui ha amato, seguendo la sua Parola, operando come lui ha operato, pur con tutte le nostre fragilità, i frutti si vedranno. Egli stesso ce lo assicura:

 

1L “Chi crede in me compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi…”

Infatti da risorto nei discepoli Gesù continuerà la sua opera di manifestare l’amore del Padre attraverso un raggio sempre più vasto. Così ogni uomo nella propria quotidianità è chiamato a percorrere la via che è Gesù per scoprire il vero volto di Dio. Un Dio paziente, silenzioso, rispettoso dell’uomo e della sua libertà, a volte anche brusco quando serve, ma che sempre invita ad abbandonarsi a Lui perché il suo progetto d’AMORE possa svelarsi. Cosa impossibile se non attraverso Gesù stesso presente a noi nell’EUCARESTIA. E’ qui che riceviamo da Gesù lo Spirito, l’Amore che trasforma in sacrificio di Lode a Dio la trama quotidiana del nostro vivere, delle nostre gioie, dei nostri dolori, delle nostre delusioni rendendole opere grandi e sempre nuove.

 

            *** Canto…….Silenzio, meditazione ***

 

 

 

*** La Parola si fa preghiera ***

 

Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.

Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.

 

Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:

 

Volgiti a noi Signore, in Te speriamo.

 

 

 

Preghiera

È vero, Gesù: ci sono momenti in cui sono tentato di mollare tutto,
di lasciar perdere,
perché mi sembra di combattere una battaglia impossibile,
persa fin dagli inizi.
Quando vedo che i furbi riescono sempre a farla franca…
Quando assisto impotente ai soprusi e alle ingiustizie,
senza riuscire a difendere il povero e lo sprovveduto,
il debole e l’ingenuo…
Allora mi chiedo: Si realizzerà mai il tuo progetto di salvezza?
Arriverà il mondo nuovo che ci hai annunciato?
Oppure ci troveremo sempre dalla parte dei perdenti e degli sconfitti,
degli illusi e dei sognatori destinati a terribili risvegli?
Per questo mi rivolgo a te, per questo ti supplico:
strappami all’amarezza, liberami dalla paura,
trasforma il mio disincanto in una speranza tenace.
Aumenta la mia fede perché non abbia a soccombere
nel tempo della prova e donami la saggezza e l’audacia
di chi ricomincia ogni giorno il suo pellegrinaggio verso l’eternità.

 

 

 

 

 

 

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

 

 

Tantum ergo Sacramentum
veneremur cernui      (si china il capo)
et antiquum documentum
novo cedat ritui:
praestet fides supplementum
sensuum defectui.

Genitori Genitoque   (si china il capo) laus et jubilatio,
salus honor, virtus quoque
sit et benedictio;
Procedenti ab utroque   
Compar sit laudatio. Amen.

Un sì grande sacramento
adoriamo prostrati
e l’antica legge
ceda al nuovo rito.
La fede offra soccorso
alla insufficienza dei sensi.

Al padre e al Figlio
siano lode e giubilo,
salute, onore e potenza
insieme a benedizione,
a Colui (lo Spirito Santo) che procede da entrambi
sia data uguale glorificazione.  Amen

 

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

 

O Padre, che nella morte e risurrezione del tuo Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi l’opera della tua misericordia, perché nell’assidua celebrazione del mistero pasquale riceviamo i frutti della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

 

 

T –Amen.

 

 

*** Dopo la benedizione ***

 

Tutti: Dio sia benedetto…

 

*** Canto per la comunione ***