OASI
MARIANA BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)
SCUOLA
DI PREGHIERA --- XXV Domenica del tempo ordinario - Anno A
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Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito
Adorazione - giovedì 18 settembre 2008
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Canto di esposizione e invocazione di adorazione
Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.
Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento. gloria….
Sac: Apriamo il nostro cuore davanti a Gesù Eucaristia, così come Maria lo apriva all’azione dello Spirito e diciamo:
Tutti:
Quello che accade in famiglia, sul posto di lavoro,
avviene anche con te, nella Comunità dei discepoli.
Si vantano meriti, si accampano benemerenze
e si esigono trattamenti di riguardo,
direttamente proporzionali ai sacrifici, alle fatiche affrontate,
ai risultati conseguiti.
Logico, dunque, che gli ultimi arrivati siano relegati
ai posti di minor prestigio.
Logico che si ipotizzino ricompense diverse
a seconda della durata del servizio,
dei disagi che esso ha comportato, della fedeltà dimostrata.
Logico che questa giustizia che segue in tutto e per tutto
i ragionamenti degli uomini
non possa andare d’accordo con la giustizia del Padre tuo
che è compassione e misericordia.
Saltano, dunque, le nostre tabelle sindacali,
saltano i nostri tentativi di obbligare il Padre tuo
ad adeguarsi ai nostri accordi.
Tu rivendichi, allora, il diritto di Dio di regolarsi a modo suo,
di donare con larghezza,
di ammettere al Regno i primi e gli ultimi,
senza cedere alla nostra invidia e alle nostre piccinerie. (Pinizzotto)
Sac: Madre
di Gesù e madre nostra
Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza
di ogni uomo.
***Invocazione e canto allo Spirito
Guida: Gesù è
parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano
T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).
Il
sacerdote legge
ASCOLTA LA PAROLA
Il Signore sia con Voi. tutti: E CON IL TUO SPIRITO
Dal Vangelo secondo Matteo. tutti:GLORIA A TE, O SIGNORE
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzo giorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
*** Meditazione.
1L - “Il regno dei cieli è simile ad un padrone di casa che uscì all’alba…verso le nove del mattino….verso le cinque”
Possiamo pensare la chiamata del regno dei cieli come un ufficio di collocamento dove gli operai aspettano di essere chiamati. Dio chiama a qualunque ora: ogni epoca, ogni età, ogni ora può essere l’ora buona, la nostra ora, l’ora di convertirci e di fare il bene; dal momento che Dio ci chiama vuol dire che è l’ora nostra. Tutti possiamo arrivare in tempo, non solo del tempo massimo ma addirittura nel tempo del primo. Nello sport del Vangelo anche se entriamo nell’ultima tappa della partita possiamo arrivare primi di tutto il giro, di tutto il gioco. Mentre nelle regole del gioco umano la durata del tempo è uguale per tutti i concorrenti e vince chi fa più punti, nelle regole del gioco Divino non è così perché il tempo è di Dio ed è Lui che stabilisce l’ora in cui chiama alla Sua sequela nel regno come volonterosi operai.
2L -“Nessuno ci ha presi a giornata”
Colui che è buono a nulla per il mondo è sempre buono per il Signore. Il Padrone Divino avrà sempre dei compiti da offrire a quelli che i padroni umani hanno disdegnato come inutilizzabili in quanto il solo lavoro che chiede è di amarLo. Egli ha creato gli uomini proprio per questo e quindi non esiste nessuno che non abbia ricevuto da Lui la capacità di amare. Dio cerca anche gli incapaci, i piccoli, “i maldestri”, “i vinti”, i non riusciti, insomma quelli che il mondo ha respinto per dargli un impiego divino, Lui, non lascia nessuno di coloro che si presentano all’esame dell’amore, Egli stesso colma la differenza tra ciò che valiamo e ciò che dovremmo valere per essere degni di servirlo.
Il premio è unico ma immenso perché Dio è generoso. Non si lascia influenzare dall’invidia o dalla meschinità di chi vorrebbe misurare con il metro umano. Il premio sarà superiore ad ogni attesa perché il premio sarà Lui stesso. Per gli uomini la salvezza è una ricompensa per ciò che hanno fatto, per Dio è il dono imprevedibile della grazia e della Sua misericordia. Invece di provare gelosia nei confronti di coloro che lo ricevono bisogna piuttosto rendere grazie per l’infinita bontà di Dio. Noi pensiamo giusto che chi lavora di più abbia diritto ad una ricompensa maggiore, e questo va bene se ci pensiamo sul piano di una visione umana e temporale della vita, dove vige la regola di un logico equilibrista di dare e di avere, tra il fare qualcosa e il raccogliere il frutto; ma il nostro Dio è spinto dalla forza dell’amore che accoglie e perdona anche chi lo riconosce all’ultimo istante, nonostante e al di là di quello che ha fatto. Il nostro compito allora è quello di raccontare la gioia di essere cristiani senza pretendere una ricompensa maggiore di altri perché Dio non fa calcoli nel donare amore. Signore, Dio nostro, Tu sei buono e noi ti guardiamo con occhio malvagio quando la Tua bontà senza limiti supera la nostra giustizia umana. Dilata il nostro cuore alla dimensione del Tuo amore, Tu che doni a tutti la grazia inestimabile della salvezza.
*** Canto…….Silenzio, meditazione
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Al Padre … - meta ultima della nostra vita.
Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.
Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.
Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Preghiera Decisamente, o Dio, tu non ragioni come noi: O Signore, fa’ che comprendiamo è infinitamente superiore alle nostre attese.
(Pinnizzotto) |
*** Canto per
Tantum ergo Sacramentum Genitori Genitoque (si china il capo) laus et jubilatio, |
Un sì grande sacramento Al padre e al Figlio |
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in piedi)
O Dio, che nel mistero eucaristico ci hai dato il pane vero disceso dal cielo, fa’ che viviamo sempre in Te con la forza di questo cibo spirituale e nell’ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
T –Amen.
*** Dopo la
benedizione ***
Tutti: Dio sia benedetto…
*** Canto per la
comunione ***