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OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA ---XXIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno C

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - giovedì 18 ottobre 2007

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

 

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                    Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

 

Con Maria……..

 

Sac: Apriamo il nostro cuore davanti a Gesù Eucaristia,

così come Maria lo apriva all’azione dello Spirito e diciamo:

 

Tutti: Come Maria, o Gesù, la tua e nostra Mamma celeste,
abbiamo il dono di portarti in noi,
dopo averti ricevuto nell’Eucaristia
e dopo esserci nutriti della tua Parola viva e trasformante
per l’azione del tuo Santo Spirito.
Davanti a te, in questo momento,
vogliamo non soltanto confermare questa nostra fede,
ma affidarci a lei, e lasciarci condurre per mano,
perché ci guidi dentro il mistero della tua Parola e del tuo Amore.
Invia il tuo Spirito su di noi
perché la Parola che ascoltiamo,
accolta, meditata e custodita nel più intimo di noi stessi
porti frutto secondo il desiderio di ciascuno
e soprattutto, in conformità alla volontà del Padre,
diventi liberante da ogni nostra pigrizia ed egoismo,
tenga lontano ogni malvagità,
ci sostenga nelle difficoltà e nelle tribolazioni,
ci aiuti a combattere e a superare la tentazione
e ci guidi passo passo in ogni istante della nostra vita
fino al giorno in cui, nel compimento beato della nostra speranza,
possiamo sperimentare e godere la verità piena della tua promessa. Amen 

 

 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

 

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

 

 

 

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica . (Lc 18,1-8)

 “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: “C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi”.
E il Signore soggiunse: “Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.

T:“Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)

 

 

 *** Meditazione.

 

 

 

1L “…Pregare sempre, senza stancarsi …”
Gesù, nel vangelo, racconta una parabola particolare, quella della vedova che continua ad insistere finché non viene esaudita dal giudice ingiusto; parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi. Gesù dice: E' necessario pregare sempre. Senz’altro tutti noi ogni tanto preghiamo, diciamo le preghiere, pensiamo al Signore. Ma cosa vuol dire: “pregare sempre, senza stancarsi”? Scopriremo che attraverso i momenti di preghiera noi impariamo ad amare e amare è la vera preghiera.
Meditiamo e approfondiamo oggi il tema della preghiera; anche se è meglio parlare poco di essa e mettersi invece a pregare, a dare tempo e cuore all’incontro con il Signore. Vorrei anche nel profondo interrogare me e ciascuno di voi: “Ho veramente il desiderio di imparare a pregare, oppure sento la preghiera come una cosa noiosa, inutile? Sono deciso a fare passi nella preghiera, programmando tempi precisi per la preghiera, aiutandomi con mezzi, cercando l'essenziale della preghiera, che è il cuore, cioè un rapporto di amore vero con il Signore”?
Se è sincero il mio desiderio “Signore insegnami a pregare”, se ho questa volontà, se sono disposto a cambiare atteggiamenti, modi di vivere, orari, il Signore trasformerà la mia vita spirituale e mi aiuterà. Perché, come qualcuno ha scritto, “imparare a pregare è imparare a vivere”; “la preghiera è il respiro dell'anima”; “la preghiera è la forza di Dio nella nostra vita, è l'onnipotenza di Dio messa nelle nostre mani, nella nostra fede”.
Gesù dice questa parabola ai suoi discepoli sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi.
Ma perché il Signore non ci esaudisce subito? Perché sembra a volte che non ci ascolti? Perché tanto silenzio di Dio?
Sembra così assurdo che Dio si comporti come se non sentisse, eppure Gesù spiega che Dio fa così e lo fa certamente perché noi ne abbiamo bisogno. Dio fa silenzio come se non sentisse, il suo silenzio è già un dono, ma il suo silenzio non dura sempre, ci spiega Gesù. Dio farà a lungo aspettare?

No, Dio conosce la nostra debolezza: dopo la prova c’è la risposta completa. C’è sempre la risposta: Gesù ce lo garantisce. E, quasi sempre, la risposta di Dio, supera la nostra attesa. Anche quando non risponde secondo i nostri desideri, ma secondo il suo cuore, che vuole il nostro vero bene, per sempre. Questo insegnamento di Cristo sulla costanza nella preghiera va sperimentato. Solo quando lo sperimenteremo, ne saremo profondamente convinti. A noi tocca bussare con insistenza e attendere l'amore di Dio. Perché la sua parola si compirà. Lo ha detto lui: “Chiedete ed otterrete, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete”.

 

 

 

2L – “…Troverà la fede sulla terra? …”
Di interrogativi Gesù ne ha posti a sufficienza, nel suo ministero. Ma quello di oggi mozza il fiato. Gesù, con un velo di tristezza chiede: “Quando tornerò, ci sarà ancora fede sulla terra?”. Attenzione, non dice: “Ci sarà ancora un’organizzazione, la gente andrà ancora a Messa, si farà l’elemosina?”. No, Gesù è angosciato perché vede che, troppe volte, la nostra religione è senza fede, la nostra preghiera è senza fede, la nostra lotta per un mondo diverso è senza fede.
Non vogliamo più una fede di facciata, siamo stanchi di un cristianesimo che si risolve in una flebile appartenenza culturale. Questo è il tempo dell’insistenza, come la vedova della parabola contro il giudice iniquo e corrotto che non vuole farle giustizia. Insistiamo: nel professare il vangelo di pace, nel vivere come figli della luce, pacificati e pacificatori, nella semplicità del vangelo, nella ricerca del senso. Insistiamo nel leggere la Parola, nel professarla in ufficio o in birreria, con insistenza, in ogni momento. Non si tratta di essere fanatici ma trasparenti, di non vergognarsi nel professare la propria fede, anche se inascoltata.
Il comportamento della vedova rivela una grande volontà, grande umiltà, grande tenacia. Questo ci ricorda Gesù: la fede è la condizione della vera preghiera.
Ma la fede cos’è? Credere in qualcuno significa abbandonarsi, consegnarsi con totale fiducia; credere significa non contare più su se stessi, ma su un altro. Credere è tutto il contrario di una pretesa. Credere in Dio, allora, significa abbandonarsi, consegnarsi a Lui, contare totalmente e fiduciosamente su di lui.
L’inquietante interrogativo che Gesù ci pone oggi, allora, quel “quando tornerò troverò ancora la fede sulla terra?”, trova risposta soltanto in una scelta, la mia, qui e ora. Si, Signore: io, la mia famiglia, la mia comunità crede che tu sei il Maestro, il Figlio del Dio altissimo e professa la sua fede nella tua presenza.

 

 

 

 

            ***Canto…….Silenzio, meditazione

 

Spunti per la meditazione e la preghiera
Senza stancarsi. Stancarsi di che? di trovare il tempo per pregare? Forse Gesù intende altro. La necessità di pregare sempre non può riferirsi al tempo, perché non può chiedere qualcosa di impossibile. Come si fa a pregare sempre? Forse il segreto sta nella parola: pregare. Quale chiave apre questo significato? Dove trovare il senso della parola: Dio farà giustizia prontamente...? Prontamente: secondo lui o secondo noi? E il prontamente è un prontamente di tempo o equivale al sempre?

 

*** La Parola si fa preghiera.

 

Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita.

Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.

 

Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:

Del Tuo Spirito, Signore, è piena la terra.

 

 

Preghiera
Signore l’insegnamento che riceviamo nella preghiera di oggi è sulla preghiera.
In particolare oggi ci dici che bisogna pregare sempre senza stancarsi.
Se la preghiera, come nel caso dell’episodio riportato,
è quella che si fa per ottenere qualcosa,
noi, quando abbiamo bisogno, non è di chiedere che ci stanchiamo,
ma di aspettare: vorremmo che il Padre
- che ci hai detto conosce già in partenza ciò di cui abbiamo bisogno-
ci esaudisse immediatamente.
Invece il più delle volte dobbiamo insistere. E oggi ci inviti anche a farlo senza stancarci.
Aiutaci a comprendere o Signore che la preghiera per essere esaudita
ha bisogno soprattutto di una grande carica di fede.
È la fede nella preghiera che sostiene e incoraggia l’insistenza,
ma nello stesso tempo comporta anche la pazienza
e la capacità di attendere che arrivi la tua risposta.
Signore insegnaci a comprendere che, se la preghiera è dialogo,
anche tu puoi chiederci qualcosa.
E aiutaci a riempire l’attesa non con il muso lungo e il cuore scontento
ma piuttosto aprendo la mente e il cuore alle tue domane.
Come questa: il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?
Scopriremo che non sarà difficile l’attesa anche delle tuerisposte. Amen

 

 

 

 

 

 

 

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

Adoriamo dunque prostrati

un sì grande mistero

e l’antica legge ceda

al nuovo rito.

La fede offra soccorso

alla insufficienza dei sensi.

 

Al padre e al Figlio

siano lode e giubilo,

salute, onore e potenza

e benedizione,

uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo)

che procede da entrambi.  Amen

 

 
Tantum ergo Sacramentum

veneremur cernui (si china il capo)

et antiquum documentum

novo cedat ritui:

praestet fides supplementum

sensuum defectui.

 
Genitori Genitoque (si china il capo)

laus et jubilatio,

salus honor, virtus quoque

sit et benedictio;

Procedenti ab utroque 

Compar sit laudatio. Amen.   

 

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

 

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia ci  hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i  benefici   della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.      T – Amen.

 

 

***Dopo la benedizione:

 

Tutti: Dio sia benedetto…

 

*** Canto per la comunione.