Oasi Mariana
Betania --- Via Colle Pizzuto – Alvito (Fr)
SCUOLA DI PREGHIERA --- 4a Domenica del Tempo di Quaresima - Anno B
……………………….……….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito
Adorazione - giovedì 19 marzo 2009
*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione
Sac.:
Il tempo liturgico che viviamo e che ci chiama a ripercorrere con Gesù il suo viaggio
verso la Pasqua di morte e risurrezione, è per noi occasione propizia e dono prezioso
per riprendere ed intensificare il cammino della nostra conversione. Nutriti dalla Parola
che ci viene offerta, lasciamoci condurre da Maria che è per noi modello, madre e guida.
Insieme a te, o Maria, e sul tuo esempio,
desideriamo percorrere le tappe della nostra fede
lasciandoci nutrire dalla Parola di Dio
che ci impegniamo ad incarnare nella nostra vita.
Insieme a te, e sotto la tua guida,
ci lasciamo condurre dallo Spirito
avventurandoci per i sentieri della verità,
che, unica, ha il potere di liberare il nostro cuore
da ogni inquietudine e preoccupazione umana.
Insieme a te, e col tuo aiuto,
desideriamo aprire il nostro cuore a conversione
per procedere speditamente e senza tirarci indietro
secondo quell’itinerario che la volontà del Padre stabilisce
e che ogni essere umano ha bisogno di attuare
per entrare pienamente nella beatitudine promessa.
Lo Spirito divino, al quale tu ti sei spalancata totalmente,
illumini le nostre scelte,
sostenga i nostri passi e ci conduca
nella accettazione di quanto la Parola da noi esige
e nella gioiosa obbedienza alla divina volontà.
Per Gesù Cristo che è per noi Parola del Dio vivente.
Sac: Madre
di Gesù e madre nostra
Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.
***Invocazione e canto allo Spirito
Guida: Gesù è
parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano
T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il
tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).
Il sacerdote legge
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto,
così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la
vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché
chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha
mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato
per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato
condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio
è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce,
perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non
viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate.
Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere
sono state fatte in Dio».
T:“Lampada per i miei passi
è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105)
*** Meditazione.
1L
C’era un uomo, capo dei giudei, di nome Nicodemo il quale andò da Gesù dicendo:
“Sappiamo che sei un maestro venuta da Dio poiché nessuno compie i segni che Tu
fai se Dio non è con Te”.
Gesù gli rispose che nessuno può vedere il Regno di Dio se non rinasce dall’alto.
Questa frase è incomprensibile per Nicodemo infatti domanda come può essere
possibile nascere quando uno è vecchio e Gesù gi rispose” se uno non nasce da
acqua e da Spirito non può entrare nel Regno di Dio. Ancora una volta questo
linguaggio è incomprensibile per Nicodemo. Allora Gesù prova a parlare dell’antico
Testamento partendo da Mosè che si servì di un bastone che innalzato liberò Israele
dalla schiavitù dell’Egitto. Così il Figlio dell’uomo deve essere innalzato e, guardate
la coincidenza, su di un legno perché chiunque crede in Lui avrà la vita eterna.
Una cosa solo ci chiede Gesù in cambio della vita eterna: credere. Credere è
convertirsi alla presenza di Dio in noi, nell’altro e nel mondo che ci circonda.
Credere non solo quando si tocca al vivo la sua presenza, quando opera dentro
di noi una trasformazione, una guarigione, quando la sua opera appare luminosa.
Ma credere anche durante la notte quando tutto è buio, anche nelle notti tempestose
quando credi di aver perduto tutto, e invece nulla è perso perché Lui è’ con te.
La nostra santificazione allora avverrà nella fede e nella speranza non per ciò che
facciamo noi ma per ciò che fa Lui, collaborando alla Sua divina presenza d
i salvezza che è presenza di gioia di bontà di amore. Oltre la vanità delle cose
che ci circondano esiste una realtà più profonda, esiste “ una barca” in cui c’è
Gesù, anche se a volte se ne sta “a poppa sul cuscino e dorme “ (Mc 4,38);
c’è il suo palpito, il suo segreto la sua presenza, il suo respiro, ed è la cosa più
vera e reale di tutte le apparenze del mondo.
Fà dunque, o Signore, che la mia fede diventi speranza nella quale non possa
più vacillare, nella quale io sia certo che Tu sei con me sulla mia barca logora
e piena di falli, sei quel Gesù che sembra dormire, ma è pronto svegliarsi e ad
operare, basta solo venirti vicino e sussurrare il Tuo nome.
2L
Dio offre vita e salvezza all’uomo perché chiunque creda in Lui sia liberato dalle
conseguenze mortali del peccato. La salvezza è donata dall’alto come segno
gratuito dell’amore di Dio verso la sua creatura. L’uomo da solo infatti non può
sradicare il male, ma attraverso la fede in Gesù Cristo può riuscire ad alzare lo
sguardo da se stesso per orientarlo verso l’alto, avviando così un cammino di
conversione che gli permette di non chiudersi nel buio dell’egoismo. Infatti la
volontà del Padre di donare il Suo unigenito Figlio caratterizza la volontà d’amore
verso tutti gli uomini perché possano riconoscere e accogliere l’amore infinito
di Dio e vivere la vita eterna. La vita eterna, non è vista infatti solo in prospettiva
di una condanna o di un premio futuro, perché chi crede in Gesù Cristo come
Figlio che compier la volontà del Padre, o chi rifiuta le sue parole accoglie o
rifiuta già nel presente la vita.
.
1L
Dio mantiene la sua offerta di vita e di salvezza anche a rischio del disprezzo
dell’uomo, la cui libertà viene rispettata perfino quando sceglie il peccato.
Ma la storia del peccato e dell’infedeltà dell’uomo verso Dio è parallela a
quella del perdono e dell’amore di Dio verso l’uomo. Nonostante l’infedeltà
umana Egli continua ancora a fidarsi di lui, tanto che per liberarlo dal male
non risparmia la vita nemmeno, del Suo Figlio Unigenito. La grandezza di Dio
sta nel fatto che Egli non perdona ma dimentica, non giudicando mai la
pecorella smarrita ma lasciando le altre 99 va a cercare la centesima e quando
l’ha trovata non la punisce ma se la carica sulle spalle e la riporta all’ovile.
La fede non può essere solo teorica, ha bisogno di opere concrete per
manifestare l’amore di Dio. Chi opera senza vanto, orgoglio, superbia
o giudizio risponde all’amore di Dio, perché le sue azioni sono fatte in Dio
secondo la Sua volontà e secondo i frutti dello Spirito.
Nonostante le fragilità che ognuno porta in se, agire secondo la luce e la
verità di Cristo porta ogni uomo ad amare e cioè ad uscire dalle tenebre alla luce.
***Silenzio,
meditazione
***
Al Padre … - meta ultima della nostra vita.
Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre
offrila ai fratelli che sono in preghiera con te. Proponi la tua
preghiera ad alta voce.
Ad ogni invocazione tutti canteremo:
Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.
Preghiera
Oggi il nostro cuore salta di gioia, Dio Padre Nostro,
nel saperci amati da Te, con un amore che ci fa figli Tuoi.
La prova è Gesù, Tuo Figlio, nostro fratello maggiore e amico per sempre.
Egli non è venuto per condannare ma per salvare l’uomo,
che Tu ami con folle tenerezza di Padre.
Fa’ che sappiamo corrisponderTi da figli devoti.
Grazie, Signore Dio nostro, perché non sei una divinità fredda e distante,
imperturbabile controllore della macchina del cosmo,
ma sei Padre che ci ama, sempre premuroso con l’uomo Tua creatura
e ci fai comprendere che il segreto del mondo e della nostra esistenza
si fonda sul pulsare del Tuo cuore che ama. Amen
***
Canto per
Tantum ergo Sacramentum
veneremur cernui (si
china il capo)
et antiquum documentum
novo cedat ritui:
praestet fides supplementum
sensuum defectui.
Genitori Genitoque (si china il capo) laus et jubilatio,
salus honor, virtus quoque
sit et benedictio;
Procedenti ab utroque
Compar sit laudatio. Amen.
Adoriamo dunque prostrati
un sì grande mistero
e l’antica legge ceda
al nuovo rito.
La fede offra soccorso
alla insufficienza dei sensi.
Al padre e al Figlio
siano lode e giubilo,
salute,
onore e potenza
e benedizione,
uguale glorificazione sia a Colui
(lo Spirito Santo)
che procede da entrambi. Amen
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in
piedi)
Concedi, o Dio Padre, ai tuoi fedeli di innalzare un canto di lode all’Agnello immolato per noi e nascosto in questo santo mistero,
e fa’ che un giorno possiamo contemplarlo nello splendore della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.
T – Amen.
***Dopo
la benedizione:
Tutti: Dio sia benedetto…
***
Canto per la comunione.
Nello Spirito…… “è lo Spirito che da la vita”
Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito.
Buona domenica.