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OASI  MARIANA  BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)

 

SCUOLA DI PREGHIERA --- Natività di s. Giovanni Battista - Anno C

………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito

                 Adorazione  - Giovedì 21 giugno 2007

 

 

*** Canto di esposizione e invocazione di adorazione

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.                                                                Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento.                  gloria….

Con Maria……..

Sac: Apriamo il nostro cuore davanti a Gesù Eucaristia, così come Maria lo apriva all’azione dello Spirito e diciamo:

Tutti:

Come Maria, o Gesù, la tua e nostra Mamma celeste,

abbiamo il dono di portarti in noi,

dopo averti ricevuto nell’Eucaristia

e dopo esserci nutriti della tua Parola viva e trasformante

per l’azione del tuo Santo Spirito.

Davanti a te, in questo momento,

vogliamo non soltanto confermare questa nostra fede,

ma affidarci a lei, e lasciarci condurre per mano,

perché ci guidi dentro il mistero della tua Parola e del tuo Amore.

Invia il tuo Spirito su di noi

perché la Parola che ascoltiamo,

accolta, meditata e custodita nel più intimo di noi stessi

porti frutto secondo il desiderio di ciascuno

e soprattutto, in conformità alla volontà del Padre,

diventi liberante da ogni nostra pigrizia ed egoismo,

tenga lontano ogni malvagità,

ci sostenga nelle difficoltà e nelle tribolazioni,

ci aiuti a combattere e a superare la tentazione

e ci guidi passo passo in ogni istante della nostra vita

fino al giorno in cui, nel compimento beato della nostra speranza,

possiamo sperimentare e godere la verità piena della tua promessa. Amen 

Sac: Madre di Gesù e madre nostra

Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza di ogni uomo.

***Invocazione e canto allo Spirito

Per Gesù              Parola del Padre - Invito all’ascolto.

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).

T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.    (1 Sam  3, 10).

Il sacerdote legge la Lettura biblica . ( Luca 1, 57-66.80 )

 

Lettura dal Vangelo di Luca :
Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato un lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: <<No, si chiamerà Giovanni>>. Le dissero: <<Non c'è nessuno nella tua parentela che si chiami con questo nome>>. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: <<Giovanni è il suo nome>>. Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro:<< Che sarà mai questo bambino?>> si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
T: “Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino”.(Sal 119, 105).

 

 *** Meditazione.

1L " Il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia…"
Questa espressione riferita all'opera di Dio in Elisabetta rievoca le parole di Maria nel Magnificat "di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.." Elisabetta appartiene al popolo dei poveri del Signore; sono quegli umili che sanno vivere la loro vita al cospetto di Dio e in questo consiste il loro timore, che non è paura, ma fiducia e confidenza. Sono essi ai quali Dio rivolge il suo sguardo tenero e paterno, sono essi coloro che accolgono la volontà di Dio nella loro vita con fede e abbandono. Sono essi che Dio predilige ed esalta perché capaci di riconoscere la sua azione benevola nella loro vita.
 
2L. "… si chiamerà Giovanni"
Lo stupore non può avvolgerci e la sorpresa non può non destare la nostra meraviglia davanti a questo prodigio. Una nascita, quella del Battista, che conferma, come per Maria, che davvero nulla è impossibile a Dio. Siamo davanti a una nascita miracolosa: un bambino generato da un padre anziano e una madre anziana e sterile; un bambino dono assoluto e gratuito di Dio che già porta in sé i segni di colui che deve preparare la via.
Il suo nome <<Giovanni>> significa  <<Dio fa grazia>>, ed è questo nome che Elisabetta con fermezza conferma ai parenti che invece vorrebbero imporgli il nome di suo padre, come era consuetudine in Israele.

1L "…parlava  benedicendo Dio"
La lingua di Zaccaria resa muta per la sua incredulità, ora si scioglie nella lode.
Il canto che uscirà dalla sua bocca, che la Chiesa fa pregare alle Lodi mattutine, è canto di benedizione e ringraziamento per Dio che è presente come salvezza nel suo popolo, ci libera dai nemici, si ricorda della sua alleanza con noi e realizza sempre le sue promesse.
Ma il canto non è solo di ringraziamento perchè profeticamente annuncia la venuta di un sole che verrà a rischiarare tutti coloro che sono nelle tenebre e nell'errore e indicherà la via della verità e della vita.

2L " Che sarà mai questo bambino?"
Lo stupore prende i presenti e quanto era avvenuto faceva discutere e riflettere.
Noi sappiamo che quel bambino sarà il messaggero di Cristo, sarà soprattuto un testimone. La sua figura diventa un modello per ogni cristiano che deve disegnare il suo profilo interiore su quello del suo Signore e Maestro. Giovanni ha vissuto l'imitazione di Cristo dalla nascita alla morte. Soprattutto ha avuto la consapevolezza di essere un <<servo inutile>>.
Infatti senza esitazione dichiarerà, riferendosi a Gesù: " E' lui che deve crescere e io invece diminuire". Lezione difficile perché di  grande umiltà e di consapevolezza di sé. Giovanni sa stare al suo posto, sa di non essere lo <<sposo>> ma solo <<l'amico dello sposo>>. E' Cristo lo sposo ed è solo lui che deve occupare il centro della scena .

 

 

 

                        ***Canto…….Silenzio, meditazione

Spunti per la meditazione e la preghiera
Il vero discepolo a cui preme il regno di Dio

 deve gioire quando vede che gli altri non si fermano presso di lui ma accorrono a Colui che egli ha indicato. 

 

*** La Parola si fa preghiera.

 

 

Al Padre      - meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla vita. Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.

Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:

Dal grembo di mia madre tu mi hai chiamato.

 

Preghiera
Tu ci parli. Signore, attraverso profeti
pienamente inseriti nelle vicende del loro popolo e del loro tempo
e insieme capaci di restare in solitudine o di andare nel deserto
per fare riascoltare la tua Parola a coloro che li seguono.
Tu ci parli, Signore, attraverso testimoni in grado di condividere le angosce
 dei loro fratelli, le paure e i drammi degli uomini e insieme pieni di fede nell'indicare la tua presenza già operante, la tua promessa suscitatrice di vita.
Tu ci parli, Signore, attraverso uomini che sanno contestare coraggiosamente
le mode, le abitudini, i pregiudizi, i luoghi comuni dei loro contemporanei
e insieme profondamente solidali con loro nel ricercare il tuo volto che salva, nel parlare al cuore di chi dispera.
Guarda, ti preghiamo, alla tua Chiesa, alla Chiesa del nostro tempo,
a noi che siamo il tuo popolo, costituiti per tua grazia profeti e testimoni
della tua verità: donaci di essere mediatori della tua consolazione
nel momento stesso in cui denunciamo le nostre e le altrui ipocrisie.
Nei deserti della nostra società fa’ risuonare la tua Parola,
perché anche noi ‘usciamo’, confessando i nostri peccati
per essere di nuovo immersi nella grazia del tuo Spirito.

 

 

                                                                                                                                                                                                    

                *** Canto per la Benedizione eucaristica .  Tantum ergo

Adoriamo dunque prostrati

un sì grande mistero

e l’antica legge ceda

al nuovo rito.

La fede offra soccorso

alla insufficienza dei sensi.

 

Al padre e al Figlio

siano lode e giubilo,

salute, onore e potenza

e benedizione,

uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo)

che procede da entrambi.  Amen

 

 
Tantum ergo Sacramentum

veneremur cernui (si china il capo)

et antiquum documentum

novo cedat ritui:

praestet fides supplementum

sensuum defectui.

 
Genitori Genitoque (si china il capo)

laus et jubilatio,

salus honor, virtus quoque

sit et benedictio;

Procedenti ab utroque    

 Compar sit laudatio. Amen.

 

Sac: Preghiera                                                        (solo il sacerdote in piedi)

Concedi, o Dio Padre, ai tuoi fedeli di innalzare un canto di lode all’Agnello immolato per noi e nascosto in questo santo mistero, e fa’ che un giorno possiamo contemplarlo nello splendore della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. T –Amen.

 

 

***Dopo la benedizione:

Tutti: Dio sia benedetto…                                         *** Canto per la comunione.