1a domenica di quaresima - Anno C - giovedì 22 febbraio 2007


Canto di esposizione e invocazione di adorazione

Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento. Tutti: Il santissimo e Divinissimo Sacramento. gloria….

Con Maria, nostra Madre

Sac:Maria, madre nostra, madre dei viventi, madre dei chiamati,
madre che tutto sai e puoi di ciò che riguarda la nostra vita,
tu che conosci le meraviglie del Signore
e le hai cantate con la voce e con il cuore, ascolta questa nostra preghiera.
Te la presentiamo uniti, a una sola voce,
con il desiderio che sia anche .. a un cuore solo.


Tutti: Ascoltare e seguire Gesù guardano il tuo esempio, o Maria,
ci aiuta ad essere forti e a non esitare davanti a proposte esigenti
che ci vengono come chiamata divina dal tuo Figlio Gesù,
e a non scoraggiarci,
neppure quando i nostri poveri sforzi ci appaiono senza successo.
Saperci guardati e sentirci portati per mano ci infonde coraggio
e ci spinge a rialzarci dopo ogni caduta.
A Te, o Maria, con fiducia facciamo ricorso in ogni momento di buio,
da te noi veniamo -sicuri di averlo- per ogni conforto,
in te noi troviamo la guida sicura,
da te riceviamo l’aiuto per esser santi e incarnare l’amore.
E quando la lotta per vincere il male si fa più pressante,
da te noi speriamo quel tocco vincente
che resta il segreto di ogni successo.
Con te al nostro fianco, davanti alla eterna Parola
l’orecchio si apre all’ascolto,
la mente la gusta in silenzio e il cuore si apre all’amore che salva.


Invocazione e canto allo Spirito

 

 

 

Per Gesù, Parola del Padre

 

 

Guida: Gesù è parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano”. (Lc 11, 28).
Tutti: E noi gli diciamo: “Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).

 

 

Il sacerdote legge la Lettura biblica (Lc 4,1-13).

Lettura dal vangelo di Luca:

 

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane”. Gesù gli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo”.Il diavolo lo condusse in alto, e mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: “Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la dò a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me, tutto sarà tuo”. Gesù gli rispose: “Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai ”.Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnàcolo del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, bùttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano; e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra”. Gesù gli rispose: “È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo ”.Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.






Tutti: “Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal 119, 105).

 

 

Suggerimenti per la meditazione:

 

1L –- “Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto…”

 

Perché il deserto? Il deserto è libertà, perché è austerità. Il deserto è il silenzio di tante cose inutili; è l’esperienza della povertà dell’uomo, che si ritrova solo davanti a Dio. Ci vuole coraggio per scegliere il deserto. Sì perché oggi il mondo ha bisogno di rumore: per evitare di affrontare i problemi non risolti; per non pensare; per non riscontrarsi con i propri limiti; per paura… Gesù cerca il deserto: nessuno più di Lui poteva sentire il peso della vita umana impoverita a causa di un assenza: l’assenza di Dio. Gesù ha sentito la distanza che il peccato ha creato tra l’uomo e Dio. Per questo cerca sempre momenti di silenzio. Facciamo un esame di coscienza: noi e il silenzio; il silenzio nella nostra preghiera; i momenti di silenzio nella messa. Che sofferenza talvolta!

 

 

 

2L –“Se sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane”

 

 

Il demonio propone a Cristo un miracolo per la Sua comodità. Apparentemente sembra una richiesta innocua. Invece c’è dietro una paurosa falsità: c’è l’idea che l’unico problema dell’uomo sia il pane da mangiare e che quindi Dio debba servire solo per sfamare la fame del corpo. Gesù non rinnega il valore del pane, ma respinge la follia di chi vuole ridurre la vita al palato. Quanto è vero! Quante volte anche noi ci preoccupiamo solo del pane; ci preoccupiamo di stare bene piuttosto che di fare bene, di avere più che di essere. A queste richieste Dio ha già risposto: “Non di solo pane vive l’uomo”.

 

 

 

1L- “Se ti prostri davanti a me tutto sarà tuo”


Che cosa chiede il demonio? Chiede a Cristo di non affaticarsi, di non presentarsi troppo debole e mite, ma di prendere in mano il potere, di usare la forza. In altre parole chiede a Cristo di seguire la logica della furbizia umana. In queste parole c’è l’eco del primo peccato “non ascoltate Dio…e sarete come Dio”. In queste parole c’è anche una macabra profezia di ciò che sta accadendo in questi decenni: il tentativo di demolire Dio per divinizzare l’uomo. Cristo risponde: “No! È l’uomo che deve seguire Dio, perché è l’uomo che senza Dio non può vivere. Senza Dio l’uomo è nell’inferno. Ma l’uomo non vuole capire. Dio allora userà la strada che è degna di Lui: si presenterà umile, povero, debole, lieto di servire… e in questa debolezza Dio è più forte di tutti noi. Ricordiamoci che anche oggi è l’umiltà che vince l’orgoglio!


 

 

2L – “Buttati giù; sta scritto infatti: ai suoi angeli darò ordine per te”


E’ la tentazione tra una via di prestigio, con segni convincenti e inequivocabili, in contrapposizione ad una strada di condivisione, di consenso ottenuto con discrezione, perché frutto di una testimonianza di fedeltà a Dio e all'uomo che dice la gratuità e la pienezza del dono di sé totale. Questo in fondo è il linguaggio della croce e del suo autentico messaggio. Perché alla fine Dio non vuole imporsi ma proporsi. La radice di tale svuotamento sta tutta nell'assoluto affidamento a Dio e nella rinuncia ad ogni puntello umano. Anche sotto la croce si chiedeva a Gesù un segno che sbaragliasse i suoi avversari: "Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!". Anche un ladrone lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!”. Gesù non risponde a queste domande: hanno tutte un vizio: sfruttano Dio, ma non lo amano, non lo credano, non lo sperano. Cristo risponde a una sola richiesta: “ricordati di me quando sarai nel tuo regno!”. È la preghiera del ladrone. Quest’uomo, tutto sommato, non chiede nulla: si abbandona , perché crede. La risposta di Cristo non si lascia attendere: “oggi sarai con me in Paradiso” (Lc 23,43). Quante volte pensiamo di credere in Dio, invece crediamo in noi stessi: la quaresima ci porti a credere più in Dio e meno in noi stessi



*


Canto vocazionale

 

SILENZIO e INTERIORIZZAZIONE

 

Al Padre, meta ultima della nostra vita.

Prova a trasformare quanto hai meditato in preghiera al Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo di averti chiamato alla vita. Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola coni i fratelli e sorelle.
Puoi anche ispirare la tua preghiera alle parole del canto.


Le intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:
Tutti: Manda, o Signore, vocazioni di sacerdoti, religiosi, consacrati e laici impegnati nella nostra Chiesa diocesana e all’Oasi.

 

A metà del tempo dedicato alle preghiere spontanee si inserisce un
secondo canto vocazionale
quindi si continua con interventi liberi di preghiera…

La preghiera spontanea potrà essere conclusa con la seguente preghiera da recitare


tutti insieme:

Padre santo, fonte perenne dell'esistenza e dell'amore,
che nell'uomo vivente mostri lo splendore della tua gloria,
e metti nel suo cuore il seme della tua chiamata,
fa che nessuno, per nostra negligenza, ignori questo dono o lo perda,
ma tutti, con piena generosità, possano camminare
verso la realizzazione del tuo Amore.
Signore Gesù, che nel tuo pellegrinare per le strade della Palestina,
hai scelto e chiamato gli apostoli e hai affidato loro il compito
di predicare il Vangelo, pascere i fedeli, celebrare il culto divino,
fa' che anche oggi non manchino alla tua Chiesa
numerosi e santi Sacerdoti, che portino a tutti
i frutti della tua morte e della tua risurrezione.
Spirito Santo, che santifichi la Chiesa
con la costante effusione dei tuoi doni,
immetti nel cuore dei chiamati alla vita consacrata
un'intima e forte passione per il Regno,
affinché con un sì generoso e incondizionato,
pongano la loro esistenza al servizio del Vangelo.
Vergine Santissima, che senza esitare
hai offerto te stessa all'Onnipotente
per l'attuazione del suo disegno di salvezza,
infondi fiducia nel cuore dei giovani
perché vi siano sempre pastori zelanti,
che guidino il popolo cristiano sulla via della vita,
e anime consacrate che sappiano testimoniare
nella castità, nella povertà e nell'obbedienza,
la presenza liberatrice del tuo Figlio risorto.
Amen.
(Giovanni Paolo II)

 

 

Canto per la Benedizione eucaristica: Tantum ergo
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in piedi)

 

Concedi, o Dio Padre, ai tuoi fedeli di innalzare un canto di lode
all’Agnello immolato per noi e nascosto in questo santo mistero,
e fa’ che un giorno possiamo contemplano nello splendore della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. T – Amen


Dopo la benedizione:
Tutti: Dio sia benedetto…

Canto per la comunione.