Oasi Mariana Betania
--- Via Colle Pizzuto – Alvito (Fr)
SCUOLA
DI PREGHIERA – 4a
domenica di Pasqua-
Anno C
…………………………
Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito
Adorazione - giovedì 26 aprile 2007
*** Canto di
esposizione e invocazione di adorazione ***
Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.
Tutti: II
Santissimo e Divinissimo Sacramento. gloria….
Sac: Maria, nella notte del Calvario
tu sei rimasta vigile sulla fede del
mondo
coltivando una speranza che tutti ci avrebbe
ben presto coinvolti.
Tutti: Il mistero della morte che si sarebbe spalancata a nuova vita
neppure tu lo conoscevi, ma la parola di
tuo Figlio,
coltivata con amore, meditata e conservata
nel cuore
nel corso degli anni nei quali lo hai
visto crescere a Nazaret
e poi, da discepola, nel tempo della
sua vita pubblica,
continuava a risuonare dentro di te
con quella forza che solo Dio può dare,
e solo chi lo ama veramente sa
accogliere
al punto che, anche nei momenti del
dolore più grande e del buio più pesto,
man mano la tua attesa si faceva più
viva
fino a quando, prima ancora che gli
angeli
lo annunciassero alle donne accorse al
sepolcro
e la notizia si diffondesse tra i
discepoli,
lui, Gesù, si
è presentato al tuo cuore di Madre
con il volto luminoso e sul corpo tutti
i segni di quell’amore
che lo avevano portato sulla Croce
ad accettare -e tu con lui- la volontà
del Padre
che in tal modo manifestava il suo
amore per l’umanità intera.
Ora, da figli, ti chiediamo
di accompagnare questo nostro incontro
di preghiera ai piedi di tuo Figlio
perché la gioia della Pasqua continui a
farsi spazio nella nostra vita
e la forza dello Spirito sceso su
quanti erano riuniti con te nel Cenacolo
ci pervada e ci riempia tutti per
renderci testimoni coraggiosi
del tuo Figlio risorto. Amen
*** Invocazione e canto allo
Spirito***
Guida: Gesù è
parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto:
“Beati
coloro che ascoltano
T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).
–
Il sacerdote legge
Lettura dal Vangelo di Giovanni:
In
quel tempo, Gesù disse: “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io
dò loro la vita eterna e non
andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
Il
Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla
mano del Padre mio. Io e il Padre siamo una cosa sola”.
T:“Lampada per i miei passi
è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal
119, 105)
*** Meditazione ***
1L “…ascoltano la mia voce…le conosco…mi seguono …”
Questo breve ma
pieno di significato ritaglio del Vangelo di Giovanni
contiene indicazioni utili a tracciare l’intero itinerario spirituale del
cristiano, un vero programma di vita. Già nel primo versetto troviamo tre verbi
che da soli possono delineare un percorso abbastanza
completo:
Ascoltare: il
popolo cristiano è necessariamente un "popolo in
ascolto" in tutte le situazioni della loro vita. Tale ascolto trova il suo
punto di verifica nel realismo della sequela del
"buon Pastore". E con i cristiani cammina la
moltitudine dei santi, che hanno raggiunto la mèta alla quale conducono
l'ascolto della Parola e la sequela del buon Pastore;
Conoscere: In
questo verbo è impegnato il cuore. Non si conosce veramente se non ciò che si
ama. E' l'amore che è capace di andare oltre ad ogni evidenza. E' un conoscere dal di dentro, dall'intimo. E' un conoscere l'Essere. E' una
conoscenza nell'Amore.
Seguire: Qui è
impegnata
2L “…Io e il padre mio siamo una cosa sola …”
Per specificare in modo inequivocabile la sua identità Gesù dichiara: "Io e il Padre siamo una cosa
sola". E’ l’affermazione più appropriata perchè Egli con l'espressione SIAMO intende affermare l'identità fra lui e il Padre e con
la frase IO E IL PADRE ne afferma la distinzione. In parole povere Gesù sta rispondendo che Lui è Dio come il Padre nonché unito al Padre sin dall'eternità, e in questo si sta
affermando la verità del mistero di Dio Uno in tre Persone: Padre Figlio e
Spirito Santo. Questo fonda la sua legittimità a qualificarsi Cristo o Messia,
preannunciato dai profeti ed inviato per la salvezza del mondo;
un Messia che si renderà Agnello, ossia vittima per l'espiazione dei nostri peccati.
1L “…Nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio,…”
Viviamo in un
mondo inquieto e diviso: i combattimenti si estendono e minacciano di
degenerare in un conflitto totale, la società ci impone
dei comportamenti che non lasciano molto spazio alla nostra vita spirituale.
Dove si può trovare un po’ di sicurezza? Ancora una volta troviamo la risposta
nelle parole di Gesù: "Nessuno può rapirle dalla
mano del Padre mio"; questo dice Gesù dei suoi fedeli, quelle pecore del gregge che riconoscono la
sua voce.
Ogni uomo,
dunque è nelle mani di Dio, quelle mani che lo hanno fatto e plasmato, quelle
mani forti e sicure che guidano e proteggono, quelle mani pronte ad accogliere,
anche, i figli che si allontanano e ritornano pentiti; quelle mani tenere, come
quelle di una madre, che accarezzano e confortano, che, come leggiamo nel libro
dell' Apocalisse, asciugheranno ogni lacrima, quando,
superato il tempo, saremo davanti a Dio.
Le mani di Dio
sono le mani del Padre, ricco di misericordia, che, nella pienezza dell' Amore, ha inviato il suo Figlio, fattosi uomo, e a Lui
ci ha consegnati, per essere salvati.
***Canto***
Silenzio, interiorizzazione e preghiera
Contributi per la riflessione e la preghiera:
Il primo atteggiamento che la parola di Gesù
ha evidenziato è che l'uomo deve «ascoltare». Tale verbo nel linguaggio biblico
è ricco di risonanze: implica l'adesione gioiosa al contenuto di ciò che si
ascolta, l'obbedienza alla persona che parla, la scelta di vita di colui che si rivolge a noi.
Quando tra i credenti e la persona di Gesù
s'instaura un rapporto di relazione fatta di chiamata e di ascolto,
allora la vita procede nella sicurezza di arrivare alla maturità spirituale e
al successo.
***
Al Padre … - meta ultima della nostra vita.
Prova a trasformare quanto hai meditato in preghiera al Padre per dire la tua
disponibilità e ringraziarlo di averti chiamato alla vita. Proponi la tua
preghiera ad alta voce condividendola
coni i fratelli e sorelle.
***
Gesù mio, sono anch'io una tua
pecorella;
quante volte ho voluto
allontanarmi da te,
ho lasciato i pascoli erbosi,
le acque tranquille
dove tu mi conducevi,
ho rifiutato di seguirti, di
stare dentro il tuo gregge;
ma ho trovato sassi e spine,
acque amare e serpenti velenosi;
nella solitudine e nel buio ho
belato di paura,
ho bramato di vedere il tuo
volto,
di sentire la tua voce…..
E tu pure hai provato tanta
pena per me,
mi hai chiamato e cercato, nei
fossi e tra i dirupi, infine mi hai raccolto, tremante, fra le tue braccia,
sul tuo cuore mi hai fatto
riposare,
hai fasciato il mio piede
sanguinante.
Ed ora che ci siamo
ritrovati, o mio Signore,
voglio restare sempre con te,
vicino a te,
non voglio più separarmi! Ti
amo, Gesù, mio Buon Pastore, mio
Signore e mio Dio;
fai che possa restare sempre
con te,
in questo mondo e per tutta
l'eternità.
Grazie Signore Gesù, mio Signore e mio Dio.
*** Canto per
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in piedi)
O Padre, che nella morte e risurrezione del tuo Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi l’opera
della tua misericordia, perché nell’assidua celebrazione del mistero pasquale
riceviamo i frutti della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore. T – Amen.
***Dopo la benedizione:
Tutti: Dio sia benedetto…
*** Canto per la comunione***