OASI MARIANA BETANIA – VIA COLLE PIZZUTO – ALVITO (FR)
SCUOLA
DI PREGHIERA --- Domenica 13°del Tempo Ordnario - Anno C
………………………….…… Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito
Adorazione - Giovedì 28 giugno 2007
***
Canto di esposizione e invocazione di adorazione
Sac.: Sia lodato e ringraziato ogni momento.
Tutti: II Santissimo e Divinissimo Sacramento. gloria….
Sac: Apriamo il nostro cuore davanti a Gesù
Eucaristia, così come Maria lo apriva all’azione
dello Spirito e diciamo:
Tutti:
Come Maria, o Gesù, la tua e nostra Mamma
celeste,
abbiamo il dono di portarti in noi,
dopo averti ricevuto
nell’Eucaristia
e dopo esserci nutriti della
tua Parola viva e trasformante
per l’azione del tuo Santo
Spirito.
Davanti a te, in questo momento,
vogliamo non soltanto confermare
questa nostra fede,
ma affidarci a lei, e
lasciarci condurre per mano,
perché ci guidi dentro il mistero
della tua Parola e del tuo Amore.
Invia il tuo Spirito su di noi
perché
accolta, meditata e custodita nel
più intimo di noi stessi
porti frutto secondo il desiderio
di ciascuno
e soprattutto, in conformità
alla volontà del Padre,
diventi liberante da ogni nostra
pigrizia ed egoismo,
tenga lontano ogni malvagità,
ci sostenga nelle difficoltà e
nelle tribolazioni,
ci aiuti a combattere e a
superare la tentazione
e ci guidi passo passo in ogni istante della nostra vita
fino al giorno in cui, nel
compimento beato della nostra speranza,
possiamo sperimentare e godere la verità piena della tua promessa. Amen
Sac: Madre
di Gesù e madre nostra
Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza
di ogni uomo.
***Invocazione e canto allo Spirito
Guida: Gesù è
parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano
T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).
Il
sacerdote legge
Lettura dal Vangelo di Luca :
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi? ”. Ma Gesù si voltò e li rimproverò. E si avviarono verso un altro villaggio. Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: “Ti seguirò dovunque tu vada”. Gesù gli rispose: “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. A un altro disse: “Seguimi”. E costui rispose: “Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre”. Gesù replicò: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio”. Un altro disse: “Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa”. Ma Gesù gli rispose: “Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio”.
T:“Lampada per i miei passi
è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal
119, 105)
*** Meditazione.
1L - “…si diresse decisamente verso Gerusalemme….”
Gesù sa che stanno per compiersi i giorni in cui sarà tolto dal mondo, sa che non va a Gerusalemme in pellegrinaggio questa volta, l’uomo- Gesù sa bene cosa lo aspetta: il dolore, la passione, la morte, per questo va decisamente. Ha deciso, ha detto Sì al Padre, vuole compiere la sua volontà, si è preparato nella preghiera, sa che sarà dura, che arriverà a chiedere che passi da lui quel calice…. E’ risoluto. Fare la volontà di Dio non è facile, né indolore, non è una decisione che si può prendere a cuor leggero, necessita di fede, di abbandono fiducioso nelle braccia del Padre …come bimbo svezzato in braccio a sua madre.
2L – “…ma essi non vollero riceverlo….”
I samaritani avevano anch’essi edificato un tempio sul Garizim rivale di quello di Gerusalemme e pretendevano che là si dovesse adorare il Signore e non nella città santa. Quando sapevano che un galileo o un giudeo si recavano al Tempio, gli mostravano una forte ostilità. Ma Gesù non era andato in Samaria per perderla, vi si era recato per salvarla, voleva diffondere misericordia e perdono (cfr La samaritana al pozzo Gv 4, 1-42).
1L – “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi? ”. Ma Gesù si voltò e li rimproverò.
Come è facile lasciarsi trasportare dall’ira! E l’ira ottenebra la mente e il cuore! Giacomo e Giovanni erano fra i discepoli “prediletti”, erano stati a “godersi” lo spettacolo del Tabor, gli avevano sentito parlare di amore per il nemico, di perdono, di porre l’altra guancia….e qui fanno la figura di chi proprio non ha capito niente! O forse no, qualcosa hanno capito: l’onnipotenza del Padre l’hanno capita, ma non il suo messaggio d’amore! Dio non è ai nostri comodi per fulminare i nostri nemici, non è Giove saettante! Quel rimprovero deve averli mortificati, hanno scoperto quanto lontani erano ancora da lui, dalla sua logica. Essi credevano di parlare per zelo ed invece quei pensieri di severa giustizia venivano loro da rivalità, da desiderio di vendetta.2L - :“Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio”.
Nel suo viaggio verso Gerusalemme Gesù fa tre incontri attinenti ad uno stesso tema: le condizioni per seguirlo.
Al primo che entusiasta afferma “Ti seguirò dovunque tu vada”, Gesù sembra dire: “attento a quello che fai, calcola bene le conseguenze!”, non vuole ingannare nessuno, non nasconde le difficoltà. Nel secondo incontro è Gesù stesso che rivolge l’invito “Seguimi”, il chiamato chiede del tempo per compiere un’opera di misericordia che per giunta è fortemente stabilita nelle legge di Mosè (onora il padre e la madre), ma Gesù sembra rispondere molto duramente a questa “sacrosanta” richiesta. Probabilmente, dice Cantalamessa, Gesù che scruta i cuori, ha visto in lui un’indecisione, il desiderio di prendere tempo, un tergiversare. Quando è Dio stesso che chiama ogni altro dovere passa in secondo ordine. Al terzo che pure fa professione di volerlo seguire, specifica che la sequela di Cristo non ammette rimpianti, ripensamenti, compromessi…l’aratore che ara col capo volto all’indietro non traccerà di sicuro un solco dritto…. Non si può relegare Dio in un angolo della propria vita anteponendogli affetti, lavoro, affari, studio, riposo, vacanze…C’è una sola cosa importante nella vita (cfr la perla preziosa) perduta la quale è perduto tutto.
***Canto…….Silenzio, meditazione
Spunti per la meditazione e la preghiera
***
Al Padre … - meta ultima della nostra vita.
Prova
a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al
Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla
vita. Proponi la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e
sorelle.
Le intenzioni saranno
intercalate dalla seguente invocazione:
Dammi, Signore, la forza di seguirti
PREGHIERA
La tua parola, o Gesù, è esigente. Il tuo progetto di vita impegnativo.
Seguirti per la via tracciata dentro la Volontà del Padre
vuol dire anche per i discepoli essere pronti ad indurire il volto.
Ma loro, come noi tante volte, vorrebbero la strada spianata
e pretendono di progredire senza difficoltà e senza ostacoli.
Sono addirittura pronti a chiedere un fuoco dal cielo
per distruggere coloro che non vogliono accoglierti
nel tuo passaggio verso Gerusalemme
dove solo tu sapevi cosa ti avrebbe aspettato.
Quanto a volte ci ritroviamo in questa loro richiesta!
Quanto spesso anche noi meritiamo il tuo rimprovero!
Gesù, ricordaci spesso che mettere la mano all’aratro per seguirti
vuol dire impegnarsi ad andare avanti fino in fondo al cammino
per fermarci soltanto dove ti fermi tu.
Ricordaci che se la nostra è una sequela alla tua proposta di amore
sei tu soltanto che puoi mettere condizioni e non noi
che tante volte non sappiamo neppure quello che chiediamo.
Donaci la capacità e la forza di seguirti senza se e senza ma,
anche tra le difficoltà, nella certezza che mai ci farai mancare il tuo aiuto. Amen
*** Canto per
Adoriamo dunque prostrati un sì grande mistero e l’antica legge ceda al nuovo rito. La fede offra soccorso alla insufficienza dei sensi. Al padre e al Figlio siano lode e giubilo, salute, onore e potenza e benedizione, uguale glorificazione sia a Colui (lo Spirito Santo) che procede da entrambi. Amen
Tantum
ergo Sacramentum
veneremur cernui (si china il capo)
et antiquum documentum
novo cedat ritui:
praestet fides
supplementum
sensuum defectui.
laus et jubilatio,
salus honor,
virtus quoque
sit et benedictio;
Procedenti ab
utroque
Sac: Preghiera (solo il sacerdote in piedi)
O Dio, che nel mistero eucaristico ci hai dato il pane vero disceso dal cielo, fa’ che viviamo sempre in te con la forza di questo cibo spirituale e nell’ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore. T – Amen
.
***Dopo la
benedizione:
Tutti: Dio sia benedetto… *** Canto per la
comunione.