Oasi
Mariana Betania --- Via Colle Pizzuto
– Alvito (Fr)
SCUOLA DI PREGHIERA
--- 4a Domenica del Tempo ordinario - Anno B
……………………….……….……
Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito
Adorazione
- giovedì 29 gennaio 2009
***
Canto di esposizione e invocazione di adorazione
Sac: La storia di ogni
giorno è una sequela.
E la preghiera -se tutta l’accompagna-
è una parola che scava le radici e dona linfa
per muovere la vita dietro Lui, Signore della vita e
della storia.
Ci ha detto “Vieni”: lo ha fatto con ciascuno;
e noi gli andiamo dietro,
poveramente, forse, come abbiam
potuto,
ma ogni giorni -questo è il desiderio-
andiamo avanti come più possiamo.
E se talvolta ci coglie la stanchezza,
oppure si distrae il desiderio,
riprendere il cammino è presto fatto
sulla Parola che ci è data in dono
e che ci nutre, giorno dopo giorno,
insieme a questo Pane che adoriamo;
perché è Gesù che, uniti alla
sua Mamma,
vogliamo far regnare in ogni cuore.
Tutti:
Gesù, Tu sei
Sei desiderio che cresce nel profondo.
Tu sei il nostro Dio e il nostro
amore:
sei il nostro Tutto
e tutto e tutti a te
noi ci affidiamo.
Gesù, ti ringraziamo per
essere rimasto tra di noi:
in questa Eucaristia ti
crediamo
e, desiderando diventare un cuore solo,
uniti nella Chiesa, al mondo ti annunciamo.
Sac: Madre
di Gesù e madre nostra
Tutti: Guidaci a Cristo Via al Padre, Vita, Verità e salvezza
di ogni uomo.
***Invocazione e canto allo Spirito
Guida: Gesù è
parola del Padre per noi. Lui stesso ha detto: “Beati coloro che ascoltano
T: E noi gli diciamo:“Parla, Signore, il
tuo servo ti ascolta”. (1 Sam 3, 10).
Il sacerdote legge
metti da parte il foglio e…… ……ASCOLTA
Giunsero a Cafarnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. Ed erano
stupiti del suo insegnamento: egli infatti, insegnava
loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed
ecco, nella loro sinagoga vie era un uomo posseduto da uno spirito impuro e
cominciò a gridare dicendo: “Che vuoi da noi Gesù
Nazzareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio!”. E Gesù gli ordinò severamente:
“Taci! Esci da lui!”. E lo spirito impuro,
straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto
che si chiedevano a vicenda: “Che è mai questo? Un insegnamento nuovo dato con
autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!”. La sua fama
si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
T:“Lampada per i miei passi
è la tua Parola, luce sul mio cammino” (Sal
119, 105)
*** Meditazione.
1L- Ed erano stupiti del suo
insegnamento...
Dice
Benedetto XVI che la traduzione addolcisce il termine usando il vocabolo “stupore” ma il testo greco in realtà recita “spavento”. Il
Vangelo pone l’accento non tanto sulla natura dell’insegnamento di Gesù quanto sugli effetti che provoca nella gente. Possiamo
immaginare che “scossa” davano le parole di Gesù : “Io vi dico…” al posto del tradizionale insegnamento
degli Scribi: “Il Signore ha detto a Mosè…”. Ai pii
Israeliti si poneva una scelta: avevano davanti un bestemmiatore e un matto o
Dio stesso. Quella Parola imponeva una scelta. Non si poteva rimanere
indifferenti! Nella parola di Gesù si avverte la
presenza della novità di Dio, una novità qualitativa:
qualcosa che ti rigenera, rinnova e ringiovanisce.
2L- Io so chi tu sei: il Santo di Dio
Non
basta dire: “Credo in Dio”. Anche gli spiriti maligni
riconoscono che Gesù è Figlio di Dio! Non basta
obbedire in maniera passiva alla sua Parola: anche gli spiriti maligni fanno lo
stesso. Al Signore bisogna innanzitutto consegnargli
qualcosa di molto personale che ci appartiene fortemente: dobbiamo donargli il
nostro cuore: vale a dire tutto noi stessi. Al Signore non basta che adempiamo
ad una serie di precetti o che compiamo il bene se alla base di tutto manca il
nostro cuore, se manca quell’amore
che solo la grazia può donarci. Gesù ci invita: “Convertitevi e credete nel vangelo”. Prima di
professare la nostra fede e quindi prima del nostro
credo dobbiamo convertirci a Lui con tutto noi stessi. Come? Coltivando
il nostro rapporto con Lui attraverso la preghiera, aprendo il nostro cuore a
Lui: affidandogli i nostri limiti, le nostre difficoltà, le nostre ferite, il
nostro passato perché Lui possa rivestirci dell’uomo nuovo, aiutandoci a
lasciare tutto dietro le spalle per rivivere alla luce del suo amore.
Solo il nostro Sì può permettere a Gesù di avvolgerci
con il suo abbraccio misericordioso ed entrare in piena comunione con noi.
Senza Gesù non possiamo fare nulla
ma è anche vero che senza il nostro cuore, senza il nostro sì detto
liberamente Lui non può fare nulla. Diciamo il nostro sì, permettiamo al
Signore di operare in noi e attraverso di noi perché non solo riconosciamo che
egli è il Santo di Dio ma anche le persone che ci circondano possano
riconoscere che Egli è davvero il Figlio di Dio, Colui che
è venuto per redimere l’umanità intera.
1L- Comanda persino agli spiriti
impuri e gli obbediscono!”.
Gesù
comanda di sabato, giorno in cui era proibito svolgere qualsiasi attività, agli
spiriti impuri di lasciare il giovane posseduto e questo desta un grande
stupore nella folla incapace di scorgere in Lui qualcosa di superiore che gli
deriva da Dio Padre. Il suo modo di fare non ha nulla a che vedere con l’autoritarismo
di chi vuole imporre il suo volere, Egli parla dal profondo, parla per amore
perché gli sta a cuore la salvezza di ogni uomo. La
sua Parola è novità assoluta, se accolta penetra in profondità ed è tagliente
come una spada e intraprende un processo di liberazione da ogni schiavitù. La
“dottrina nuova” di Gesù non è un
vaga teoria filosofica ma una forza creatrice e liberatrice. Noi tutti ne abbiamo bisogno per sterminare i tanti demoni che abitano
dentro di noi: la superbia, l’orgoglio, l’invidia l’egoismo la calunnia, … e
per poter assaporare la libertà dei figli di Dio e rispondere con sentimenti di
fiducia e abbandono. E’ un cammino a cui
tutti siamo chiamati attraverso l’esercizio
dell’umiltà che ci fa sentire sempre bisognosi e pronti ad accogliere con
amore, tutto ciò che può servire a crescere nella fede, anche se a volte
contrasta con il nostro modo di pensare.
***Silenzio,
meditazione
1)
Rimaniamo
indifferenti dinanzi alla Parola oppure ci lasciamo provocare da essa? Se fossimo convinti che è davvero
Parola di Dio, come sfrutteremmo ogni momento per leggere il Vangelo?
2)
L’indemoniato
frequentava la sinagoga, luogo ufficiale per la preghiera. Non riteniamoci buoni solo perché frequentiamo la chiesa: la bontà si
acquista vivendo il Vangelo!
***
Al Padre
… - meta ultima della nostra vita.
Prova
a trasformare quanto hai meditato, in preghiera al
Padre per dire la tua disponibilità e ringraziarlo per averti chiamato alla
vita.
Proponi
la tua preghiera ad alta voce condividendola con i fratelli e sorelle.
Guida: “Ascolta Signore la mia voce”. (Sal
26, 7).
Tutti: “Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera”. (Sal 130, 2).
Le
intenzioni saranno intercalate dalla seguente invocazione:
Ascoltate oggi la voce del Signore.
Preghiera
Gesù, nostro Maestro, tu che
insegni con autorità,
fa’
che accogliamo docilmente la tua divina Parola
e la
meditiamo assiduamente nel nostro cuore,
per
ricevere la luce che rischiara il nostro cammino.
Donaci anche la capacità di
proclamarla con coraggio e generosità,
soprattutto
con l’esempio della nostra vita, nelle nostre famiglie
e
dove svolgiamo il nostro lavoro.
Tu che ti chini sui
sofferenti, sei attento alle nostre necessità,
comandi
persino gli spiriti immondi ed essi ti obbediscono,
hai
lottato contro il maligno sconfiggendolo e cacciandolo,
sostienici
nell’affrontare e superare gli spiriti immondi
che
oggi circolano e spadroneggiano nella società
e a
smascherare l’insidia sempre in agguato.
La tua attenzione verso un
posseduto da uno spirito immondo,
ci
ricordi l’impegno a dedicarci di più ai fratelli che sono in difficoltà
e
non ci faccia dimenticare che anche noi
dobbiamo
essere vigilanti, saldi nella fede, docili allo Spirito,
per non
lasciarci piegare come una canna al vento, per cooperare con te alla sconfitta
del male e del maligno e rallegrarci per il trionfo del bene. Amen
***
Canto per
Tantum ergo
Sacramentum
veneremur cernui (si
china il capo)
et antiquum documentum
novo cedat ritui:
praestet fides supplementum
sensuum defectui.
Genitori Genitoque (si china il capo) laus et
jubilatio,
salus honor, virtus quoque
sit et benedictio;
Procedenti ab utroque
Compar
sit laudatio. Amen.
Adoriamo dunque prostrati
un sì grande mistero
e l’antica legge ceda
al nuovo rito.
La fede offra soccorso
alla
insufficienza dei sensi.
Al padre e al Figlio
siano
lode e giubilo,
salute,
onore e potenza
e benedizione,
uguale
glorificazione sia a Colui
(lo Spirito Santo)
che procede da entrambi. Amen
Sac: Preghiera
(solo il sacerdote in
piedi)
Signore
Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia
ci hai lasciato
il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero
del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici
della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei
secoli. T – Amen.
***Dopo la
benedizione:
Tutti: Dio sia benedetto…
*** Canto per la
comunione.
Nello Spirito……
Porta a casa questo
foglio per continuare la meditazione e la preparazione alla Domenica giorno del
SIGNORE RISORTO e dei “risorti” nell’Amore.
Oggi voglio accostarmi alla
Parola “stupito” dell’insegnamento di Gesù, perché
credo che la sua Parola ha la forza di convertire il mio cuore.
Con Maria per Gesù al Padre nello Spirito.
Buona
domenica.