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"OROSCOPO" 2011

 

OROSCOPO "CRISTIANO"

(Anno 2011) *

stella

 

L' incertezza del domani, l'ansia per il futuro, il desiderio di poter esercitare un controllo sugli eventi e sulle persone che ci circondano e che, talvolta, paiono incombere attorno a noi come ombre sinistre e minacciose, sono i mortiferi ingredienti che spingono tanti fra noi a cercare risposte dove, nella migliore delle ipotesi, non ce ne sono, ne' ce ne saranno mai. Nel nome di una falso concetto di libertà,abbagliati dalle "luci" del mondo che, come "lucciole" nella notte, da lontano hanno la parvenza di stelle, andiamo alla ricerca di un "senso" da dare alla nostra vita.Ma quale senso potremo mai trovare, lontano da Dio ? Quale potrà mai essere il nostro destino nel creato, se sceglieremo di essere separati dal Creatore ?

 

Un cattolico che leggesse un oroscopo, magari anche solo distrattamente o, come ormai si usa fare lo ascoltasse in televisione o alla radio, uniformandosi alla moda corrente che pervade le pagine di tanti organi di informazione, somiglierebbe a uno che disponendo di una fonte di purissima acqua di montagna, si chinasse a bere in una pozza di acqua stagnante e infetta. Di lui penseremmo che è matto, ne' avrebbe senso giustificarlo dicendo:"Si va be', ma un sorsetto che sarà mai ?" perchè per provocare una infezione fatale, possono bastare anche pochi germi.

 

Ma oggi, si sa', è assolutamente importante distinguersi, essere fuori dal "gregge". L'invito pressante è sempre lo stesso: "venite, uscite dal recinto, non date retta alla Chiesa che vi vuole togliere la libertà........ancora state appresso ai preti, ma che avete ancora l'anello al naso ?". Il trucco è vecchio quanto il mondo, ma per chi orgogliosamente si professa discendente di Adamo ed Eva (o peggio ancora si vanta di avere qualche scimpanzè nel proprio albero genealogico), funziona sempre. Il problema è soltanto uno e cioè, che ci troviamo davanti a una moltitudine di giovani che, l'anello al naso, se lo sono messo perdavvero: e non solo al naso, ma anche al labbro, all'ombelico, all'orecchio, al sopracciglio, agli organi genitali, sulla lingua, e chissà dove ancora. E possiamo anche essere sicuri che non sarà difficile trovare un esercito di persone (ahimè spesso pluirititolate), che saranno pronte a dire che, a parte l'eventualità della ruggine, in fondo, "un anello al naso", non ha mai ucciso nessuno. Il che se è vero di per se' in senso fisico, omette di portare a nudo le radici di un tale albero, tutte affondate nella superficialità di giudizio, nella mancanza dell'autentico scopo del vivere, nell'egoistica illusione che ciascuno sia il centro dell'universo: in tutto quell'insieme di atteggiamenti, cioè, che la chiesa chiama "peccato", e che ci consentono di partire per una crociata in difesa dei diritti delle foche, ma che non ci fanno più rabbrividire davanti al sangue che gronda dalla Croce del nostro Salvatore e Signore Gesù Cristo. E cosa crediamo, che il mangiare i frutti di un tale albero "marcio alle radici" ci darà salute, benessere, pace ? Non ha funzionato con i nostri progenitori, non funzionerà nemmeno con la discendenza.

 

 

Questo "oroscopo" per il 2011 (ma valido anche per tutti gli anni a venire, fino alla fine dei tempi), è perciò facile. Chiediamo al Signore la grazia di accogliere il suo Santo Spirito, poniamo la Santa Eucarestia al centro della nostra vita e il nostro agire nella fedeltà alla Parola e, se cerchiamo una stella che possa guidare i nostri passi, procuriamo che sia quella che accompagnò i Re Magi dinanzi alla Grotta di Betlemme. E' solo la' che troveremo la vera pace. E' solo la' che troveremo la Madre che Dio ha pensato per la nostra salvezza. E' la' che saremo accolti, e che Maria ci presenterà il Figlio, che non è "venuto per giudicare, ma perchè il mondo sia salvato per mezzo di Lui".

 

Sereno 2011 a tutti !

 

* --->"e anni successivi".

astri

Perché l'astrologia piace (estratto da un articolo di Roberto Vanzetto)

Al di là dei meccanismi con cui l'astrologia sembra funzionare e fa quindi presa sulla gente, una parte importante del suo successo è dovuta al fatto che dà all'individuo alcune soddisfazioni psicologiche molto importanti. Per questo, in definitiva, piace a molti. Ecco qualche esempio.

1. L'astrologia mette l'Uomo al centro dell'Universo. Stelle e pianeti sono lì che girano solo per noi, per i nostri affari, per il nostro amore o la nostra fortuna, e ciò appare decisamente lusinghiero. In questo modo i corpi celesti divengono puri simboli, influssi, divinità attente ai nostri bisogni e alle nostre paure.

2. L'astrologia prende per noi delle decisioni difficili. Ci toglie l'ansia e la responsabilità di scegliere e per questo motivo piace soprattutto alle persone insicure. Quando poi si hanno dei seri problemi, ecco che l'astrologo, o il mago, viene percepito come un'ancora di salvezza.

3. L'astrologia è fatalista. Il fatalismo ci solleva da colpe e responsabilità. Non siamo responsabili per ciò di sgradevole che ci è accaduto, non è stata colpa nostra.

4. L'astrologia ha sempre una buona parola per tutti. L'astrologia dà qualcosa a tutti, solletica l'amor proprio e la vanità. Non esiste configurazione planetaria, segno o ascendente che non abbia, assieme a piccoli difetti, grandi e meravigliose caratteristiche umane di cui essere fieri. Non c'è, in sostanza, un solo tema natale di cui potersi vergognare. Tutti, di fronte all'analisi astrologica, siamo dei tipi tosti e interessanti.

 

Che male fa l'astrologia?

1. L'astrologia può diventare una forma di razzismo e di pregiudizio. Giudicare l'abilità o le attitudini professionali di una persona sulla base del tema natale, dell'ascendente eccetera è, di fatto, una forma di razzismo intollerabile. Un'ipotetica selezione del personale sulla base dell'analisi astrologica delle attitudini di lavoro sarebbe una forma di barbarie. Così come il giudicare l'onestà o le capacità di una persona, o considerare le affinità di una coppia. Delegare le scelte importanti della propria vita alle fandonie dell'astrologia può essere molto pericoloso.

2. L'astrologia come abuso della professione medica. La teoria astrologica non risparmia neanche la medicina: essa stessa si propone come medicina alternativa, in molti modi: per esempio indica le malattie a cui si è più portati (con banalità simboliche del tipo malattie veneree dominate dal pianeta Venere e cose del genere) e indica il tipo di cure o il momento propizio in cui farle. La speculazione sulle sofferenze umane, del resto, è sempre stata una delle fonti più redditizie per maghi, indovini e astrologi.

3. L'astrologia insegna come prevedere il passato. È ridicolo, ma non c'è niente da fare. È assolutamente tipico degli astrologi prevedere le cose dopo che sono successe. Pare che non resistano alla tentazione di saltare fuori col loro "l'avevo detto io!". Dopo che è scoppiata una guerra essi la spiegano con la posizione di Marte e di Giove, dopo che è accaduto un incidente si vantano di averlo previsto molto prima, nei minimi dettagli.....
Un astrologo che ha un problema di lavoro, di salute o di genere sentimentale, non si reca mai da un altro astrologo. Perché?


Tratto da Scienza & Paranormale N. 31

 

 

 

 

L'astrologia

 

estratto da un articolo di Margherita Enrico dal titolo:

Cattolici confusi?
Molto di più: perduti nella
ricerca dell'occulto
.


Anche in questo caso nessuna assoluzione o giustificazione viene dal Catechismo: "La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti ... sono in contraddizione con l'onore ed il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo" (Catechismo della Chiesa Cattolica n.2116).


La maggior parte di coloro che si chiamano cristiani però, pur affermando di seguire e conoscere Gesù Cristo, consulta regolarmente l'oroscopo entrato ormai ufficialmente in tutti i mezzi di comunicazione. Questi cristiani portano al collo, insieme alla croce, medagliette raffiguranti il segno zodiacale, oggetti personalizzati per tenere lontana la sfortuna ed allontanare la "negatività". Acquistano regolarmente riviste specializzate per imparare a conoscere le stelle, il proprio ascendente ecc. arrivando senza rendersene conto a praticare un vero e proprio culto delle stelle. Essi quando sono a contatto con altre persone difficilmente parlano di Cristo, ma un buon 80% quando conosce una persona nuova quasi per consuetudine pone la classica domanda:"Lei di che segno è?". Non iniziano la giornata senza leggere l'oroscopo dei giorno, l'influsso degli astri, ma non hanno neppure un attimo per il Signore che è il Creatore al quale appartiene il passato, il presente ed il futuro.


Chi confida nell'astrologia è più sicuro dell'oroscopo che della Parola di Dio. L'astrologia è una vera e propria superstizione secondo la quale la vita ed il destino dell'uomo sono influenzati dalla natura degli astri e dalla loro posizione. Gli astrologi affermano che l'influenza astrologica sia trasportata da una "forza ignota" indipendente dalla distanza dei pianeti. Ma se le Sacre Scritture condannano apertamente questa pratica (cfr. Is 47,11-14) da dove proviene questa forza? O meglio ancora: di quale forza si tratta?
Dal punto di vista scientifico tutte le forze ad ampio raggio d'azione che noi conosciamo nell'universo, diventano sempre più deboli con l'allontanarsi degli oggetti. Ma, come ci si potrebbe aspettare in un sistema geocentrico, costruito migliaia di anni fa, le influenze astrologiche non dipendono affatto dalla distanza. Per gli astrologi, l'importanza di Marte negli oroscopi è la stessa, sia che il pianeta sia dalla stessa parte del Sole insieme con la Terra, sia che si trovi sette volte più lontano dal lato opposto. Una forza che non dipende dalla distanza non ha alcuna base scientifica, allora su cosa si basa la teoria degli astrologia sulle "entità" che presiedono agli astri?


Tutte pratiche, quelle sopra elencate, in netto contrasto con la Parola di Dio e quindi con l'insegnamento della Chiesa, alla quale il cattolico è invitato a restare in comunione e devota e gioiosa obbedienza, perché: "Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d’angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati" (At 4,
11-12).


"Una voce grida...!" - n.11 ottobre 1999

 

 

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